Picchia e minaccia moglie, registrazione Whatsapp mette fine a incubo

E’ bastata una registrazione via Whatsapp per terminare l’incubo di un rapporto fatto di violenze, minacce e sopraffazioni. Determinante, ai fini delle indagini, è stata la richiesta di aiuto inviata alla figlia che, prontamente, é riuscita ad allertare il dispositivo di pronto intervento 112. Tempestivamente una pattuglia del Comando Stazione di Marcellinara é giunta sul luogo della segnalazione e, alla luce della nuova norma a tutela delle vittima di violenza di genere ( c.d. “Codice Rosso”) appena entrata in vigore, ha avviato celeri ed efficaci approfondimenti investigativi sulla base dei quali gli operanti hanno potuto ricorrere all’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare nei confronti del marito violento, colto nella flagranza di atteggiamenti vessatori.

Dalle ricostruzioni dei Carabinieri è emerso uno scenario fatto di sopraffazioni, privazioni economiche ed addirittura di vera e propria dipendenza che non consentiva alla donna di poter uscire liberamente per denunciare i fatti di cui era stata vittima nel corso degli anni, fino ad oggi. Infatti, nella mattina dello scorso 30 agosto, l’uomo, con precedenti per reati contro la persona, durante l’ennesima lite, dopo essere riuscito a leggere subdolamente lo scambio di messaggi, con richiesta di aiuto, tra la moglie e la figlia, ha cercato di allontanarsi da casa. A nulla è valso il tentativo di eludere il controllo dei militari dell’Arma che, intervenuti dopo pochi minuti, hanno potuto cogliere in flagranza di reato l’uomo, raccogliendo una serie di gravi indizi di colpevolezza a carico dello stesso, resosi responsabile di innumerevoli condotte afflittive e avvilenti ai danni della moglie. Sulla base dei concreti elementi acquisiti, i militari della Stazione di Marcellinara hanno proceduto con l’applicazione dell’allontanamento d’urgenza.

Dalle ricostruzioni dei Carabinieri è emerso uno scenario fatto di sopraffazioni, privazioni economiche ed addirittura di vera e propria dipendenza che non consentiva alla donna di poter uscire liberamente per denunciare i fatti di cui era stata vittima nel corso degli anni, fino ad oggi. Infatti, nella mattina dello scorso 30 agosto, l’uomo, con precedenti per reati contro la persona, durante l’ennesima lite, dopo essere riuscito a leggere subdolamente lo scambio di messaggi, con richiesta di aiuto, tra la moglie e la figlia, ha cercato di allontanarsi da casa. A nulla è valso il tentativo di eludere il controllo dei militari dell’Arma che, intervenuti dopo pochi minuti, hanno potuto cogliere in flagranza di reato l’uomo, raccogliendo una serie di gravi indizi di colpevolezza a carico dello stesso, resosi responsabile di innumerevoli condotte afflittive e avvilenti ai danni della moglie. Sulla base dei concreti elementi acquisiti, i militari della Stazione di Marcellinara hanno proceduto con l’applicazione dell’allontanamento d’urgenza.

In data odierna, a seguito dell’udienza di convalida, l’uomo é stato destinatario della misura dell’allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi dalla stessa frequentati. Ennesima testimonianza della prossimità al cittadino che l’Arma dei Carabinieri, attraverso le sue Stazioni diffuse capillarmente sul territorio, offre, quale valore aggiunto, alla protezione delle fasce più deboli e a testimonianza di un’attenzione particolare verso il dilagante fenomeno dei maltrattamenti in danno delle fasce più deboli.

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