Mettere in mostra la passione e la bravura di un bambino. E dimostrare che tutti possono essere… all’altezza. Così nasce la prima esposizione pittorica del giovanissimo artista Manuele Calvano, che da martedì 17 e fino a sabato 21 si è tenuta nello stupendo salone delle feste del comune di Polistena. Una mostra davvero particolare per diversi aspetti, che la rendono originalissima. In primis, il suo autore: Manuele. Il bambino, che vive ad Anoia, ha infatti solo 5 anni ma già da due ha sviluppato una grande passione per la pittura che lo ha portato a dipingere decine e decine di opere con diverse tecniche pittoriche. Una produzione prolifica e di qualità che ha consentito al giovanissimo artista di avere anche un grosso seguito sul web sul suo canale “Manuart” dove ci sono dei veri e propri tutorial e viene ripreso passo passo il lavoro di Manuele.
Le peculiarità
Le peculiarità
Il risultato finale è nelle opere, circa una ventina quelle esposte in questa mostra, che danno vita a questa manifestazione. Che si caratterizza per un’altra curiosa particolarità: tutti i quadri infatti sono situati ad altezza bambino. A differenza delle opere che si trovano nei musei canonici, queste danno la possibilità di essere viste senza difficoltà dal pubblico più indicato per questa esposizione: i bambini. La mostra quindi – partecipata anche da molti adulti – ha consentito ai giovanissimi di poter vivere l’esperienza, la sacralità, la rigidità normativa di un museo, ma in maniera più leggera e vicina a loro. E anche in maniera interattiva.
Altra particolarità di questa mostra è stata infatti la presenza, accanto ad ogni opera, di un qr code sul quale, una volta inquadrato col telefonico, ha dato la possibilità di vedere il video in cui Manuele ha dipinto quell’opera. Un’occasione davvero interessante per avvicinare i bambini all’arte – e per questo sono state coinvolte anche le scuole del territorio – trascorrere una giornata divertente e conoscere un piccolo figlio di questa terra che già dimostra una grande passione e un’abilità che un giorno, chissà, potrebbe renderci orgoglioso anche fuori la nostra regione.