Revoca degli arresti domiciliari ma conferma del divieto di dimora in Calabria. E’ quanto deciso dal gip del Tribunale di Vibo Valentia, Marina Russo, nei confronti di Pasquale Conidi, 66 anni, pregiudicato originario di Stefanaconi (nel Vibonese) ma residente in Toscana (provincia di Firenze). Accolto il ricorso presentato dall’avvocato Giuseppe Di Renzo che aveva chiesto di rimettere in libertà il suo assistito, arrestato a Sant’Onofrio, in flagranza di reato, con l’accusa di detenzione di una pistola clandestina calibro 7,65 e di 20 cartucce trovate dai carabinieri della sezione Radiomobile del Nor di Vibo Valentia all’interno del cruscotto dell’auto condotta dall’indagato.
Divieto di dimora in Calabria
Divieto di dimora in Calabria
Secondo il giudice l’illecita detenzione della pistola e del relativo munizionamento appare aggravato dalla natura clandestina dell’ara e dalle modalità con le quali è avvenuto l’arresto. In più Conidi è un soggetto pregiudicato e, allo stato, anche disoccupato. Ciò “induce a far ritenere ancora attuale e concreto il rischio di reiterazione criminosa”. Per il gip del Tribunale Vibo “le specifiche esigenze di tutela sociale possono essere adeguatamente soddisfatte attraverso il mantenimento del solo divieto di dimora nella regione Calabria al fine di consentire la totale rescissione dei contatti con gli ambienti criminali d’origine”.