Pitaro: “Sospeso dal Prefetto di Catanzaro il funzionamento dell’autovelox a Simeri Crichi”

assoluzione Pitaro

“L’autovelox sulla SS 106 – km 194+225 – nel comune di Simeri Crichi, assurto alle cronache per aver generato decine di migliaia di multe e per le proteste di migliaia di cittadini, comitati e associazioni, è stato sospeso”. Lo dice il consigliere regionale Francesco Pitaro dopo avere incontrato, a seguito di una sua precisa istanza inoltrata di recente, questa mattina il Prefetto di Catanzaro.

Aggiunge Pitaro: “La scelta di rivedere la congruità dei rilevatori di velocità, a partire da Simeri Crichi, credo d’intuire che riguardi più tratti della Statale 106. In ogni modo, trovo la decisione della dott.ssa Maria Teresa Cucinotta, che ringrazio per il suo intervento tempestivo e l’attenzione che intende riservare a questo tipo di problematica, assolutamente equa. Soprattutto perché mira a contemperare l’interesse alla sicurezza, su una delle strade più insicure d’Europa, con il diritto degli automobilisti a non essere considerati limoni da spremere. Così com’è accaduto a Simeri Crichi ogniqualvolta hanno tenuto una velocità in un range tra i 70km/h e i 90km/h”. Conclude Pitaro: “Questo risultato, tuttavia, nulla toglie al fatto che il rischio per chi viaggia sulla ‘106’ che collega Reggio a Taranto in un percorso di 491 Km, è altissimo. Per cui, non è superfluo invitare gli automobilisti ad essere, al di là dei dissuasori di velocità non di rado utilizzati per far cassa, disciplinati e responsabili. Allo stesso tempo, c’è da insistere affinché gli interventi dello Stato (e delle sue articolazioni competenti) non tardino oltre per rimuovere i punti critici della “106” che, come spesso denuncia l’associazione ‘Basta Vittime sulla Strada statale106’, pur essendo noti, continuano a provocare tragedie”.

Aggiunge Pitaro: “La scelta di rivedere la congruità dei rilevatori di velocità, a partire da Simeri Crichi, credo d’intuire che riguardi più tratti della Statale 106. In ogni modo, trovo la decisione della dott.ssa Maria Teresa Cucinotta, che ringrazio per il suo intervento tempestivo e l’attenzione che intende riservare a questo tipo di problematica, assolutamente equa. Soprattutto perché mira a contemperare l’interesse alla sicurezza, su una delle strade più insicure d’Europa, con il diritto degli automobilisti a non essere considerati limoni da spremere. Così com’è accaduto a Simeri Crichi ogniqualvolta hanno tenuto una velocità in un range tra i 70km/h e i 90km/h”. Conclude Pitaro: “Questo risultato, tuttavia, nulla toglie al fatto che il rischio per chi viaggia sulla ‘106’ che collega Reggio a Taranto in un percorso di 491 Km, è altissimo. Per cui, non è superfluo invitare gli automobilisti ad essere, al di là dei dissuasori di velocità non di rado utilizzati per far cassa, disciplinati e responsabili. Allo stesso tempo, c’è da insistere affinché gli interventi dello Stato (e delle sue articolazioni competenti) non tardino oltre per rimuovere i punti critici della “106” che, come spesso denuncia l’associazione ‘Basta Vittime sulla Strada statale106’, pur essendo noti, continuano a provocare tragedie”.

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