(NDL) Era uscito nel cortile della sua abitazione di campagna perché assordato dai latrati di parecchi cani molto vicini, compreso un robusto hamstaff di sua proprietà.
“Poi ho vissuto uno dei peggiori quarti d’ora della mia vita”. Giovanni R., un giovane agricoltore 33enne nato a Lamezia ma residente a Gizzeria, sul Tirreno catanzarese.
“Poi ho vissuto uno dei peggiori quarti d’ora della mia vita”. Giovanni R., un giovane agricoltore 33enne nato a Lamezia ma residente a Gizzeria, sul Tirreno catanzarese.
Nel vicino uliveto un branco di cani randagi, tra cui un grosso pitbull, stava attaccando il suo animale. Neppure il tempo di intervenire, nonostante fosse in pigiama e pantofole, che gli animali gli si sono avventati contro, procurandogli con i denti una profonda ferita alla mano destra.
Nelle fasi convulse di un feroce combattimento che sembrava uscito da un film il caso e la buona sorte hanno voluto che da quelle parti passasse in perlustrazione una pattuglia dei Carabinieri.
Appena scesi dall’auto, nell’assordante abbaiare degli cinque animali, i militari hanno cercato invano di rabbonire le bestie che ringhiavano contro tutti. Il pitbull intanto aveva immobilizzato a terra l’amstaff piantando le sue fauci sul collo dell’antagonista.
“Nel momento in cui i carabinieri hanno provato ad intimidirlo prima a mani nude, poi con i manganelli – riferisce ancora incredulo per quanto vissuto Giovanni R. – il pittbull ha mollato la presa per aggredire i due militari.”
L’ EPILOGO
A quel punto uno dei due ha esploso un colpo di pistola per rendere inoffensivo il grosso cane ormai fuori di se.
Subito sono scattati i soccorsi: il giovane ferito è stato portato al Pronto soccorso di Lamezia Terme che gli ha dato otto giorni di prognosi, salvo complicazioni. Il pittbull è stato condotto, a bordo del furgone di un vicino di casa fermatosi nel frattempo, presso lo studio di un veterinario che l’ha operato.
La nota bella della storia è che i carabinieri impegnati a salvare la vita dell’uomo si sono assunti volontariamente le spese per la cura dell’animale. Un militare, in particolare, avendo già altri cani, si è preso carico del pitbull ferito in attesa di trovargli una sistemazione.
“Voglio ringraziare pubblicamente i Carabinieri – ha concluso il giovane – perchè ho visto la morte quel giorno, e solo chi ci è passato può sapere cosa si prova”.