di Antonio Battaglia – Finalmente solida, finalmente aggressiva, finalmente votata all’attacco. Ma tutto questo non basta per ritrovare la vittoria. La Reggina di Baroni sterza solo parzialmente il trend negativo e ottiene un pari al “Menti” di Vicenza. 0-0 il risultato finale di un match che ha visto gli amaranto scendere in campo con maggior determinazione del solito, ma pagare ancora una volta i soliti errori di una retroguardia ingenua e incapace di gestire il vantaggio. Il punto non smuove di molto la classifica, ma contribuisce certamente a rinvigorire il morale dei ragazzi di Baroni.
Primo tempo
Primo tempo
Baroni schiera un convincente 4-3-3 con Rolando e Bellomo ai lati della punta centrale Rivas. Gli spazi per attaccare sono pochi e il match si assesta inizialmente su ritmi molto equilibrati, ma è la squadra amaranto a farsi notare per autorevolezza e geometrie precise. Il primo squillo arriva al minuto 6 con un cross dalla corsia sinistra di Di Chiara per l’inserimento di Bianchi che viene anticipato provvidenzialmente da Bizzotto. Il Vicenza risponde poco dopo con un cross di Longo all’indirizzo di Dalmonte che di testa manda a lato.
La squadra amaranto crea brividi sulla corsia mancina e costringe Di Carlo a optare per un 4-4-2. Il match vive di pochi sussulti fino al 35′, quando il Venezia sfiora clamorosamente il gol: retropassaggio errato di Stavropoulos, Longo si avventa sul pallone, salta Plizzari e conclude in porta trovando però il miracolo di Loiacono. E’ però la Reggina a fare la gara e passare, poco prima dell’intervallo, in vantaggio: Folorunsho semina tutti in mezzo al campo e serve Di Chiara, cross in mezzo per Bianchi che di testa non può sbagliare.
Secondo tempo
Nella ripresa, il Vicenza alza subito il baricentro alla ricerca del gol e al 59′, dopo qualche incursione, riagguanta il pari: Plizzari esce dalla sua area per raccogliere un lancio lungo fuori dalla portata di Grandi, ma si addormenta facendosi soffiare incredibilmente il pallone da Longo che insacca poi a porta vuota. La Reggina non accusa il colpo e, complice anche l’espulsione comminata ai danni di Longo, assedia la metà campo avversaria.
I tentativi sono generosi, ma risultano quasi inutili a fronte della quasi totale assenza di attaccanti. Di Carlo imprimere maggiore consistenza al reparto arretrato nel tentativo di resistere all’urto amaranto, ma a sfiorare il gol nel finale è proprio il Venezia: cross di Meggiorini in mezzo per Cappelletti, che tutto solo nell’area di rigore stoppa e calcia sfiorando il palo. L’assedio amaranto continua ininterrottamente e, al minuto 88, arriva la ghiotta chance con un destro stupendo dal limite che viene neutralizzato da un miracolo di Grandi. La Reggina rischia ancora sulla conclusione di Zonta in pieno recupero, ma porta a casa un punticino tra orgoglio e amarezza.