Politiche 2022, Celia (Pd): “Stop alle candidature calate dall’alto”

Il segretario cittadino del Partito democratico di Catanzaro chiede a Letta di "ricordarsi di chi lavora quotidianamente per la gente e tra la gente"
celia

“Sono ormai meno di 45 i giorni che ci separano dal voto per le elezioni nazionali e io non mi faccio certo irretire da quanti, magari sulla base di sondaggi farlocchi o comunque confezionati in un certo modo, ci danno per sconfitti parlando di giochi già chiusi. Il centrodestra non ha affatto vinto. E, al di là del vantaggio che sembrerebbe avere, non bisogna sicuramente dargli una mano per spuntarla o farlo affermare in maniera ancora più larga. Ecco perché, da dirigente locale del Pd, rivolgo un accorato appello al nostro leader Enrico Letta affinché nei collegi per Camera e Senato dia quanto più spazio possibile ai territori”. Lo afferma il segretario cittadino del Pd di Catanzaro Fabio Celia.

Il rappresentante democrat esorta, in sostanza, il segretario a “ricordarsi di chi lavora quotidianamente per la gente e tra la gente, anche e soprattutto nella realtà che meglio conosco e più mi compete. Stop, quindi, alle figure calate dall’alto. Gente anche di alto profilo, per carità. Ma che spesso non sa alcunché dei problemi e delle necessità di un’area in cui viene collocata soltanto per ottenere un seggio. Magari altrove per nulla scontato. Un giochino, vecchio come il cucco, che non mi piace e a cui non intendo sottostare in silenzio. Non accetto infatti di assistere all’opportunismo del notabile di turno, che scavalca chi si impegna da mattina a sera in una zona sottraendo il proprio tempo talvolta al lavoro e sempre alla famiglia, appunto bravo unicamente nel lucrare consensi non suoi. Semmai del partito, salvo poi dimenticarsi della terra grazie a cui è diventato deputato o senatore. Un danno indiretto per tutti, in primis per il Pd. Che però, soprattutto all’insegna del nuovo corso, non può e non deve perdere in credibilità. Perché quest’ultima – conclude Celia – costituirebbe una sconfitta peggiore di quella, peraltro ancora del tutto presunta, alle Politiche”.

Il rappresentante democrat esorta, in sostanza, il segretario a “ricordarsi di chi lavora quotidianamente per la gente e tra la gente, anche e soprattutto nella realtà che meglio conosco e più mi compete. Stop, quindi, alle figure calate dall’alto. Gente anche di alto profilo, per carità. Ma che spesso non sa alcunché dei problemi e delle necessità di un’area in cui viene collocata soltanto per ottenere un seggio. Magari altrove per nulla scontato. Un giochino, vecchio come il cucco, che non mi piace e a cui non intendo sottostare in silenzio. Non accetto infatti di assistere all’opportunismo del notabile di turno, che scavalca chi si impegna da mattina a sera in una zona sottraendo il proprio tempo talvolta al lavoro e sempre alla famiglia, appunto bravo unicamente nel lucrare consensi non suoi. Semmai del partito, salvo poi dimenticarsi della terra grazie a cui è diventato deputato o senatore. Un danno indiretto per tutti, in primis per il Pd. Che però, soprattutto all’insegna del nuovo corso, non può e non deve perdere in credibilità. Perché quest’ultima – conclude Celia – costituirebbe una sconfitta peggiore di quella, peraltro ancora del tutto presunta, alle Politiche”.

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