“FdI da sempre in difesa delle fasce deboli ed impegnata a facilitare l’ingresso nel mercato del lavoro. Riteniamo strumentali alcune dichiarazioni da parte di esponenti del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle, riferite ad un inesistente atteggiamento ostile di Fratelli d’Italia verso le fasce socialmente più deboli”. Ad affermarlo, in una nota, sono Pierpaolo Pisano e Danilo Romeo di Fratelli d’Italia Catanzaro. “Il programma di Fratelli d’Italia – ricordano Pisano e Romeo – prevede un reddito di sussistenza per le fasce deboli, ma anche l’aumento delle pensioni minime, l’assistenza alle famiglie che fanno i conti con il problema della disabilità. La critica che Fratelli d’Italia ha sempre mosso al reddito di cittadinanza è legata ad un dato oggettivo inconfutabile, ossia quello relativo alla incapacità di questa misura di creare posti di lavoro”.
Le critiche al Reddito di cittadinanza
Le critiche al Reddito di cittadinanza
“Fratelli d’Italia, nel criticare il reddito di cittadinanza, – affermano Pisano e Romeo – pone l’accento sul fatto che questo strumento mette sullo stesso piano chi oggettivamente non può lavorare con chi invece potrebbe, con adeguata formazione, essere messo nelle condizioni di lavorare. Il lavoro è dignità, il lavoro è uno strumento attraverso il quale la persona può realizzare sé stesso e contribuire allo sviluppo economico e sociale dell’Italia. Questi sono principi universalmente riconosciuti e contenuti del resto nella carta costituzionale. Abolire il reddito di cittadinanza dunque non vuol dire disattendere le aspettative delle fasce deboli, che continueranno ad essere sostenute con un sussidio. Anzi l’obiettivo è quello di recuperare le risorse che oggi, a causa delle storture del sistema denunciate da Fratelli d’Italia e su cui gli ultimi governi non sono voluti intervenire, finiscono troppo spesso nelle tasche di chi non ne ha diritto o, peggio, di criminali. Quelle risorse vanno destinate a chi ha davvero bisogno di sostegno”.
Favorire l’ingresso nel mondo del lavoro
“Contrariamente al Pd e al centro sinistra, Fratelli d’Italia intende realizzare politiche che favoriscano l’ingresso nel mondo del lavoro, soprattutto dei giovani e delle donne. La riduzione delle tasse per le imprese che assumono, la riduzione del cuneo fiscale per alleggerire i costi alle imprese ed aumentare gli stipendi dei lavoratori. Queste sono politiche per il lavoro. Le politiche di assistenza sono sacrosante e vanno sostenute, ma strutturate così come è stato il reddito di cittadinanza risultano essere strumento che genera una forte sperequazione tra le persone. Notiamo però che oggi non solo i Cinque stelle, ma anche il Pd, fanno della difesa del reddito di cittadinanza il loro principale claim elettorale, con l’obiettivo di assicurarsi il voto dei precettori. A loro assicuriamo che Fratelli d’Italia non toglierà mai il sussidio a chi ne ha bisogno, ma dall’altro lato si impegnerà per offrire l’opportunità di un impiego a chi è in condizioni di lavorare. Non vogliamo uno Stato che dica ad un giovane: “Non abbiamo bisogno di te”. Sul fronte delle politiche attive il reddito di cittadinanza è stato un totale fallimento, è riuscito solo a creare l’ennesimo bacino di precariato, quello dei navigator che avrebbero dovuto trovare lavoro ai percettori e oggi chiedono legittimamente una stabilizzazione. Ricordiamo che il Ministro del Lavoro del governo Draghi è il dem Andrea Orlando e che ancor prima c’è stato Luigi Di Maio con il quale oggi sono alleati. Il Pd ha governato negli ultimi dieci anni, perché non ha realizzato tutto ciò che oggi promette in campagna elettorale? La risposta – concludono Pisano e Romeo – arriverà dalle urne”.