I risultati delle Politiche 2022 consegnano una serie di verdetti a livello nazionale. Esclusioni “illustri” e new entry che non ti aspetti tra chi occuperà un posto tra Palazzo Madama e Montecitorio a Roma. Lo sconfitto più riecheggiante è senza alcun dubbio il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. La sua creatura “Impegno civico” non avrà rappresentanza in Parlamento e la sua stessa candidatura viene bocciata dall’elettorato.
Attuale ministro degli Esteri e fondatore della lista Impegno civico, Di Maio era candidato nel collegio uninominale della Camera di Napoli Fuorigrotta, dove era stato eletto nel 2018. La separazione dal Movimento 5 stelle gli è costata cara. A trionfare è stato l’ex ministro Sergio Costa – col 40% circa delle preferenze, candidato proprio con i pentastellati. Terza Maria Rosaria Rossi, in lizza per il centro destra, col 22,2%. Solo quarta la ministra Mara Carfagna, di Azione, al 6,7.
Attuale ministro degli Esteri e fondatore della lista Impegno civico, Di Maio era candidato nel collegio uninominale della Camera di Napoli Fuorigrotta, dove era stato eletto nel 2018. La separazione dal Movimento 5 stelle gli è costata cara. A trionfare è stato l’ex ministro Sergio Costa – col 40% circa delle preferenze, candidato proprio con i pentastellati. Terza Maria Rosaria Rossi, in lizza per il centro destra, col 22,2%. Solo quarta la ministra Mara Carfagna, di Azione, al 6,7.
Berlusconi torna in Senato
Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi torna al Senato. L’ex premier ha infatti vinto nel collegio uninominale di Monza con il 50,31% delle preferenze contro Federica Perella, sindaco alla Cultura del Comune di Seregno. Monza è la città in cui Berlusconi possiede la squadra di calcio, che ha portato in serie A, che alle comunali il Pd aveva strappato al centrodestra. Proprio per questo lo scorso 18 settembre Enrico Letta ha organizzato la ‘anti-Pontida’ con i sindaci Pd. Ilaria Cucchi, candidata del centrosinistra, è stata eletta a Firenze. Ha superato, in un collegio che era considerato blindato per il centrosinistra, Federica Picchi candidata del centrodestra. Claudio Lotito è stato eletto senatore in Molise. Il presidente della Lazio ha vinto la sfida nel collegio uninominale dove era candidato per il centrodestra.
Casini batte Sgarbi
Pierferdinando Casini si appresta a vivere l’undicesima legislatura consecutiva da parlamentare: ha infatti vinto il collegio senatoriale di Bologna, dove era candidato per il centrosinistra, e dove era in sfida con Vittorio Sgarbi del centrodestra. Nel collegio uninominale Lazio 2 la candidata di centrodestra, Lavinia Mennuni, trionfa su Emma Bonino, leader di +Europa, e su Carlo Calenda, leader di Azione.
Tra gli schieramenti minori Italexit, di Gianluigi Paragone, rimarrà fuori dal Parlamento. A livello nazionale, il partito si è fermato subito sotto il 2 per cento dei voti. “La nostra scommessa era superare la soglia di sbarramento. Speravamo in un’affluenza decisamente superiore. Non credo sia un bene per la democrazia un’affluenza così bassa”, ha detto Paragone. Anche Unione popolare, lista di sinistra radicale guidata da Luigi De Magistris, non ha raggiunto la soglia del 3 per cento. Alternativa per l’Italia – guidato da Mario Adinolfi e dall’ex CasaPound Simone Di Stefano – infine, si è fermato abbondantemente sotto la soglia di sbarramento.