“Ponte Morandi, basta suicidi. Installare reti, telecamere ed allarmi”

“Bisogna evitare che il ponte Morandi continui a essere un luogo dove togliersi la vitaQuello che fa più rabbia è l’assoluta indifferenza delle istituzioni che, probabilmente, si avvalgono di vocabolari nelle quali non compaiono parole “precauzione”, “prevenzione” e “ripristino”” si legge in una nota del Gruppo consiliare #fareperCatanzaro.

“Per mettere in sicurezza il ponte – si legge ancora –  e scongiuare il pericolo che altre famiglie vivano lo stesso immane dolore al pari dei familiari di tante altre persone suicidatesi in passato, basterebbe infatti montare su entrambi i lati del ponte, ora che sono in corso gli interventi di manutenzione, comuni reti morbide con un profilo a sacco dove la persona che vi si getta dentro non riesca ad uscirne. Queste reti, unite ad un semplice sensore che avvisa le forze d’ordine della presenza di una persona nella rete, consentirebbe il tempestivo intervento dei soccorritori e l’aiuto della famiglia che magari fino a quel momento non conosceva il disagio del proprio caro”.

“Per mettere in sicurezza il ponte – si legge ancora –  e scongiuare il pericolo che altre famiglie vivano lo stesso immane dolore al pari dei familiari di tante altre persone suicidatesi in passato, basterebbe infatti montare su entrambi i lati del ponte, ora che sono in corso gli interventi di manutenzione, comuni reti morbide con un profilo a sacco dove la persona che vi si getta dentro non riesca ad uscirne. Queste reti, unite ad un semplice sensore che avvisa le forze d’ordine della presenza di una persona nella rete, consentirebbe il tempestivo intervento dei soccorritori e l’aiuto della famiglia che magari fino a quel momento non conosceva il disagio del proprio caro”.

“Altre ipotesi, potrebbero essere l’installazione di telecamere da parte di Anas Spa sul viadotto noto, appunto perché, troppo spesso viene scelto da chi vuole togliersi la vita lanciandosi nel vuoto, dandone magari, la gestione alla Provincia di Catanzaro” aggiunge  #fareperCatanzaro.

“Le telecamere potranno essere collegate a una centrale operativa: in caso di emergenza scatterà l’intervento di un vigilante o delle forze dell’ordine, e di notte potrebbero entrare in funzione, in automatico, anche dei fasci di luce. Ma non solo telecamere, e reti metalliche a sacco, ma anche allarmi perimetrali a raggi infrarossi con sirene che suoneranno se qualcuno tenterà di buttarsi. Tutto ciò servirà, ovviamente, solo come deterrente. Riteniamo sia necessario “porre un cerotto su una ferita aperta” di notevole rilevanza sociale: a partire da subito, sul viadotto tristemente noto, spesso, alle cronache come il ponte dei suicidi”.

“Siamo tutti consapevoli che non sarà la soluzione al problema  ma la politica deve dare delle risposte ai cittadini. E un deterrente può comunque essere utile” conclude il  Gruppo consiliare #fareperCatanzaro.

redazione Calabria 7

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Secondo i dati di Terna i benefici dell'ora legale si tradurrebbero anche in bolletta, con un risparmio globale, nel 2023, di 90 milioni
La tragedia nella serata di ieri, con la donna ritrovata esanime nella sua abitazione solo al termine delle operazioni, in tarda nottata
Rimasta incastrata tra le lamiere, ha riportato fratture alle gambe. Nelle altre auto anche una coppia di anziani
Si inizia con il passaggio di consegne con Genova, in programma il 27 aprile nel capoluogo ligure: sindaco e Giunta al lavoro
L'Intervista
Il candidato a sindaco di Pd e M5s pronto a mettere in campo un gruppo libero da collusioni: "Trasparenza e legalità per il risanamento della città"
Gli agenti della squadra mobile hanno individuato il ragazzo dopo un'indagine lampo e segnalato ai colleghi della polizia ferroviaria di Roma
Le suore del Matris Domini saranno trasferite in Toscana. Incerto il destino del complesso
Dalle registrazioni video dei carabinieri è emerso un quadro di violenze e soprusi, condotte aggressive da parte della maestra, che si rivolgeva al bambino con insulti e schiaffi
Il primo ministro ha abbracciato e baciato Patrizia Scurti mentre scendeva dall’aereo
Dei due turisti argentini uno era riuscito a raggiungere la grotta, mentre l’altro era rimasto in balia delle onde
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved