“Sarebbe suggestivo, se non fosse drammatico, ascoltare il ministro Salvini e le sue barzellette, come quella sul Ponte sullo Stretto di Messina. Ricordiamo che il ministro è passato dal no al ponte al sì al ponte in pochissimo tempo, quasi uno schiocco di dita e oggi vuole far credere all’Italia che non ci sono problemi per i rischi di infiltrazioni mafiose. La vicenda suona ancor più stridente perché con le modifiche al codice appalti di Salvini si apre un’autostrada, altro che un ponte, alle infiltrazioni criminali, grazie alla incredibile possibilità di fare affidamenti diretti a pioggia e alla rinuncia alle gare per importi inferiori ai 5 mln di euro”. Così in una nota Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra.
“Il progetto del 2010!”
“Il progetto del 2010!”
“Come se non bastasse – prosegue Bonelli – Salvini ha affermato oggi che esiste un progetto definitivo per il ponte, una notizia a dir poco stupefacente! Probabilmente Salvini si riferisce ad un progetto del 2010 che in realtà è stato bocciato dalla commissione Via nel 2013. Questo ministro con un incredibile lampo di genio propone come definitivo un progetto di 13 anni fa bocciato dal ministero dell’Ambiente. Questo governo ha rianimato una struttura ‘mangiasoldi’ che si appresta ad utilizzare 10 miliardi di euro di fondi pubblici, senza dichiarare dove verranno reperiti questi fondi. L’ultima favola? L’idea del Ponte a campata unica da 3,6 km con ferrovia, che non esiste in nessuna parte del mondo”, conclude.