“Alta velocità, Statale 106 e Porto di Gioia Tauro non siano opere compensative, ma infrastrutture strategiche da implementare a prescindere dal Ponte”. Lo ha detto il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, che, insieme all’Assessore comunale Domenico Battaglia, ha preso parte al seminario “Aspetti geologici e sismici nell’Area dello stretto di Messina” organizzato dal Consiglio e dall’Ordine nazionale dei geologi. “L’alta velocità, la Statale 106 o lo sviluppo del Porto di Gioia Tauro – ha spiegato – non possono essere considerate opere compensative, ma infrastrutture strategiche inserite nel più ampio contesto del Ponte sullo Stretto”.
“Parlare di opere compensative – ha continuato Versace – rischia di screditare il lavoro e la dignità di chi, da anni, lavora per lo sviluppo del territorio. Allo stesso modo, la vecchia “Società dello Stretto di Messina”, rimessa in piedi col decreto appena passato in Senato, deve necessariamente contemplare al suo interno anche le istituzioni locali. La strategia complessiva che interessa l’opera, infatti, ha bisogno della più ampia condivisione e partecipazione possibile che passa dal coinvolgimento dei territori, delle Regioni, delle Città Metropolitane quali enti di area vasta, delle università e degli ordini professionali così come rappresentato dalla mirabile organizzazione di questo importante seminario. Ringrazio e saluto per questo – ha concluso il sindaco metropolitano facente funzioni – il Consiglio e l’Ordine dei Geologi, l’Università “Mediterranea” per averci dato la possibilità di partecipare ad un’occasione di confronto ed approfondimento di altissimo livello”.
“Parlare di opere compensative – ha continuato Versace – rischia di screditare il lavoro e la dignità di chi, da anni, lavora per lo sviluppo del territorio. Allo stesso modo, la vecchia “Società dello Stretto di Messina”, rimessa in piedi col decreto appena passato in Senato, deve necessariamente contemplare al suo interno anche le istituzioni locali. La strategia complessiva che interessa l’opera, infatti, ha bisogno della più ampia condivisione e partecipazione possibile che passa dal coinvolgimento dei territori, delle Regioni, delle Città Metropolitane quali enti di area vasta, delle università e degli ordini professionali così come rappresentato dalla mirabile organizzazione di questo importante seminario. Ringrazio e saluto per questo – ha concluso il sindaco metropolitano facente funzioni – il Consiglio e l’Ordine dei Geologi, l’Università “Mediterranea” per averci dato la possibilità di partecipare ad un’occasione di confronto ed approfondimento di altissimo livello”.