Post alluvione, dal Governo “impegno totale per Crotone”. Boccia: “L’Italia è in debito”

“L’impegno è totale per Crotone. Sulle calamità naturali lo Stato può solo dire ‘Ci siamo’, ma in queste occasioni bisogna essere rigorosi”. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, che questa mattina è stato a Crotone insieme al capo della protezione civile, Angelo Borrelli, per rendersi conto di persona delle devastazioni causate dall’alluvione che ha colpito il territorio nell’ultimo fine settimana. Con Borrelli e il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, il ministro ha sorvolato in elicottero la città, quindi ha incontrato le istituzioni locali e i parlamentai crotonesi in Prefettura.

“Se ogni istituzione farà il suo lavoro, in linea con il lavoro straordinario fatto dai soccorritori, Crotone avrà risposte immediate”, ha aggiunto il ministro Boccia, ringraziando i volontari della Protezione civile, i pompieri e le forze dell’ordine “che hanno permesso che il dramma dell’alluvione non si trasformasse in tragedia” . Quanto alle procedure da seguire per risarcire i danni ai cittadini, Boccia ha dichiarato: “Ora tocca ai livelli istituzionali essere all’altezza dei soccorritori. Ho chiesto al presidente della Provincia ed al sindaco di essere rigorosi e immediati nella quantificazione dei danni. Oggi la Regione attiverà la procedura dello stato di calamità. Le valutazioni sullo stato di emergenza le farà il capo della Protezione Civile Borrelli e questo lavoro eviterà non solo ritardi, ma anche incomprensioni”.

“Se ogni istituzione farà il suo lavoro, in linea con il lavoro straordinario fatto dai soccorritori, Crotone avrà risposte immediate”, ha aggiunto il ministro Boccia, ringraziando i volontari della Protezione civile, i pompieri e le forze dell’ordine “che hanno permesso che il dramma dell’alluvione non si trasformasse in tragedia” . Quanto alle procedure da seguire per risarcire i danni ai cittadini, Boccia ha dichiarato: “Ora tocca ai livelli istituzionali essere all’altezza dei soccorritori. Ho chiesto al presidente della Provincia ed al sindaco di essere rigorosi e immediati nella quantificazione dei danni. Oggi la Regione attiverà la procedura dello stato di calamità. Le valutazioni sullo stato di emergenza le farà il capo della Protezione Civile Borrelli e questo lavoro eviterà non solo ritardi, ma anche incomprensioni”.

“Abbiamo visto Crotone dall’alto, e visto le ferite inferte alla città” ha aggiunto Boccia. ”Abbiamo fatto una prima valutazione. La quantificazione dovranno farla i comuni colpiti dalla calamità. La visita era necessaria ed opportuna per avere l’evidenza diretta e farla avere a capo della Protezione civile”. Riguardo alla statale 106 che nella giornata di domenica è stata chiusa per via delle condizioni del ponte sul Fiume Neto non agevolando i soccorsi, Boccia ha spiegato: “Il prefetto ci ha informato di alcune cose che non mi piacciono e che bisogna garantire a questi cittadini. Garantisco che il governo e lo Stato sono vicini a Crotone e a Crotone dobbiamo essere grati per quello che questa città fa per il resto d’Italia a partire dal centro migranti. L’Italia è in debito con Crotone e Crotone ha bisogno di sentire lo Stato accanto perché lo stato è più forte di tutte le degenerazioni passate”.

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