“Giovanni De Rose, ex capo dei vigili di Cosenza, già consigliere comunale, capo dello staff del sindaco Mario Occhiuto, ha rivolto un benvenuto a Silvia Romano su Facebook, prontamente rimosso…”.
E’ solo uno dei duri commenti contro Giovanni De Rose, ex capo dei vigili del capoluogo bruzio, che ieri è scivolato pesantemente, con un commento postato su Facebook in merito alla liberazione di Silvia Romano. Una bufera social, con minaccia di denuncia da parte di varie associazioni. Ecco il suo commento eliminato successivamente dal social.
“Quattro milioni sono per chi l’ha messa incinta. Ma l’avete vista Silvia Romano che faccia ha? E cumu fa a ti ci curca’?! (Per i non calabresi: “e come fai ad andarci a letto?”) Anzi n’ha fattu pure u sconto il montatore islamico. Atrica la viagra. Che in Italia a 400.000 euro u sa’ quanti ni trovava”.
A commento della sua uscita è intervenuta l’associazione Cosenza in Comune – per un’Altra idea di città:
“Giovanni De Rose si occupava di dirigere la polizia urbana. Una persona capace, da quello che leggiamo, di grande lucidità e analisi. Soprattutto leggere un commento così ci fa capire ancora di più da chi siamo governati, in mano a chi siamo finiti, quali sensibilità si annidano nelle loro profonde menti.
Noi di Cosenza in Comune non solo siamo indignati, siamo di più ma dato che non vogliamo scendere sul piano dell’autore del post espriamo una contrarietà senza se e senza ma a questa barbàrie.
A differenza di Giovanni De Rose siamo solo sollevati e contenti che Silvia e il suo entusiasmo siano tornati tra noi e quell’abbraccio con i genitori e l’abbraccio di tutta la Cosenza solidale e antirazzista che non si riconosce con chi bazzica ora come prima nelle stanze di Palazzo dei Bruzi.
Se Cosenza in Comune fosse stata alla guida di questa città avremmo già chiesto al consiglio comunale di votare la cittadinanza onoraria a Silvia Romano.
Un grazie però a Giovanni De Rose lo vogliamo dire, grazie alla tua idiozia, ancora una volta, abbiamo capito ca un simu tutti i stessi! Per fortuna!”
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