Precariato e tirocinanti, sindacati su posizioni opposte: Cisal soddisfatta, l’Usb vuole i fatti

agricoltori e allevatori

Non c’è ancora nulla di concreto ma ci si può definire “soddisfatti” per quello che potrà essere il futuro dei precari calabresi. Questa è la linea della Cisal che, al termine dell’incontro con l’assessore al Lavoro Fausto Orsomarso, esprime la propria condivisione sulla linea tracciata dalla Regione per le sorti di migliaia di lavori calabresi. “Un incontro – scrive il sindacato – che apre di fatto un’interlocuzione seria con il Governo, nella fattispecie con il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, la quale si è dichiarata molto sensibile a queste tematiche. Così in una nota la Cisal Calabria al termine della riunione su precariato e tirocinanti calabresi organizzata dall’Assessore Orsomarso”.

“La linea tracciata dall’assessore Fausto Orsomarso – continua – è quella giusta. Ci soddisfa il percorso intrapreso sul precariato istituzionalizzato presente nell’elenco regionale. Adesso bisogna puntare a soluzioni programmatiche che mirino, finalmente, alla valorizzazione delle professionalità acquisite dai tirocinanti. Non è immaginabile che si facciano concorsi per il Ministero della Giustizia, per il Miur e per il Mibact e non si tenga in considerazione del periodo di formazione maturato dai tirocinanti regionali. Bisogna immaginare un percorso che tenga conto anche dei lavoratori impegnati nei tirocini negli Enti locali. E, quindi, capire quale migliore strada intraprendere per esaltare le capacità anche di queste persone. Ma è chiaro che il Governo deve assumersi delle responsabilità, non può lasciare sola la Regione Calabria”.

“La linea tracciata dall’assessore Fausto Orsomarso – continua – è quella giusta. Ci soddisfa il percorso intrapreso sul precariato istituzionalizzato presente nell’elenco regionale. Adesso bisogna puntare a soluzioni programmatiche che mirino, finalmente, alla valorizzazione delle professionalità acquisite dai tirocinanti. Non è immaginabile che si facciano concorsi per il Ministero della Giustizia, per il Miur e per il Mibact e non si tenga in considerazione del periodo di formazione maturato dai tirocinanti regionali. Bisogna immaginare un percorso che tenga conto anche dei lavoratori impegnati nei tirocini negli Enti locali. E, quindi, capire quale migliore strada intraprendere per esaltare le capacità anche di queste persone. Ma è chiaro che il Governo deve assumersi delle responsabilità, non può lasciare sola la Regione Calabria”.

“Non è un problema di risorse ma, anche e soprattutto, di normativa nazionale che stabilisce alcune prerogative per questa platea di lavoratori”.

“Solo buoni propositi” invece l’Unione sindacale di base che aspetta di vedere azioni concrete per parlare di soddisfazione. “L’assessore ci ha informato della sua decisione di interpellare la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo – si legge in una nota – per ragguagliarla in merito alla questione e proporle una contrattualizzazione triennale del personale tirocinante calabrese. Il ministro ha fissato una visita in Calabria alla fine del mese di settembre. Quella dovrebbe essere l’occasione per un incontro alla presenza anche delle sigle sindacali. Per il momento nulla di nuovo, solo buoni propositi ai quali dovranno seguire azioni concrete, non più rimandabili.

La stabilizzazione dei tirocinanti è una priorità assoluta, che non può più essere ignorata”. “Abbiamo chiesto all’assessore Orsomarso – conclude l’Usb – di inviare una circolare a tutti i comuni calabresi, agli uffici giudiziari e alle sedi territoriali del Mibact al fine di ribadire le precise mansioni del personale tirocinante. In alcuni enti locali, infatti, questi lavoratori vengono impiegati in servizi che competerebbero ai dipendenti pubblici. Come Unione Sindacale di Base continueremo a seguire la vertenza e a stare accanto a questi lavoratori precari. Questi ultimi meritano un futuro di stabilità e, non più, di precarietà”.

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