Il prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta ha presieduto stamane un tavolo tecnico nel corso del quale si è proceduto all’approvazione del nuovo Piano provinciale di intervento coordinato per la ricerca delle persone scomparse. Alla riunione hanno preso parte i vertici delle Forze di polizia unitamente alle specialità dei Corpi, dei vigili del fuoco, della Protezione civile regionale, della Capitaneria di porto di Crotone e Vibo Valentia, del Soccorso Alpino e Speleologico Calabria e del Comitato provinciale Croce Rossa, tutte “componenti attive a vario titolo coinvolte nelle complesse attività finalizzate alle operazioni di rintraccio della persona scomparsa”.
Piano aggiornato con le indicazioni del Governo
Piano aggiornato con le indicazioni del Governo
Il nuovo documento di pianificazione, che riprende l’impianto della precedente edizione, rinnova e incrementa la “prontezza operativa e la capacità di risposta degli attori sul territorio, richiamando le strategie di intervento e le risorse umane e strumentali a disposizione”. Il nuovo Piano è aggiornato con le recenti indicazioni del commissario straordinario del Governo per le persone scomparse. Recepite, inoltre, le “buone prassi maturate negli ultimi anni sul territorio, concentrandosi sulla circolata informativa, sulla tempestività degli interventi e sulla flessibilità delle procedure, in grado di adattarsi alle caratteristiche della persona scomparsa e allo scenario di riferimento”.
Le novità
Tra le novità introdotte, quindi, la compilazione, da parte dell’operatore di polizia che riceve la denuncia di scomparsa, della scheda contenente un dettagliato profilo sugli spostamenti e abitudini della persona scomparsa; la possibilità di coinvolgere, nelle operazioni di ricerca in zona non antropizzata, le componenti specialistiche della Guardia di finanza; l’utilizzazione del supporto tecnologico denominato “Copernicus” e la pubblicazione delle foto dei minori scomparsi sul sito htins://globalmissingkids.org e per i minori di anni 10 sui circuiti ATM.
Il nuovo Piano provinciale di ricerca vuole essere, quindi, una “risposta concreta ed efficace rispetto a un fenomeno che necessita della massima attenzione e sinergia tra tutti gli enti coinvolti”.