Il gup distrettuale di Catanzaro Filippo Aragona ha emesso due condanne nel processo con rito abbreviato scaturito dall’inchiesta condotta dalla Dda sulle pressioni e le minacce rivolte al collaboratore di giustizia Emanuele Mancuso, ex rampollo della famiglia di ‘ndrangheta di Limbadi. Condannata a quattro anni di reclusione (il pm antimafia Annamaria Frustaci aveva chiesto tre anni) l’ex compagna del pentito Nency Chimirri, accusata di violenza privata e intralcio alla giustizia con l’aggravante mafiosa. Interdetta dai pubblici uffici per i prossimi cinque anni, la donna è stata anche condannata al risarcimento dei danni in favore di Emanuele Mancuso, parte civile nel processo assistito dall’avvocato Antonia Nicolini. Danni da liquidarsi in separata sede.
L’altra condanna
Sei anni di reclusione sono invece stati inflitti a Francesco Pugliese di Zungri, accusato di aver favorito la latitanza del fratello di Emanuele, Giuseppe Mancuso, catturato in una villetta di Zaccanopoli dai carabinieri del Nucleo investigativo di Vibo Valentia. Per Pugliese è scattata anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Nel collegio difensivo erano impegnati gli avvocati Carmelo Naso, Francesco Schimio e Alessandro Restuccia. (mi.fa.)
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