Presunte irregolarità concorso scuola, Codacons presenta denuncia in Procura

Umg di Catanzaro

Presunte e gravi irregolarità si sarebbero registrate durante le prove per l’ammissione ai percorsi di formazione Tirocinio Formativo Attivo (TFA) Sostegno didattico agli alunni con disabilità, Scuola Secondaria di secondo grado ancora in corso di svolgimento all’Università “Magna Graecia” di Catanzaro. Tra i fatti che hanno indotto il Codacons a presentare ieri un esposto in procura, non ci sono soltanto strani ribaltamenti nei punteggi ma, addirittura, la presenza di un candidato mascherato.

Le segnalazioni. Confrontando l’elenco di chi ha superato la prova preselettiva (una prova di merito con valutazione oggettiva, tramite test con punteggio attribuito tecnologicamente da una società terza), con l’elenco di coloro i quali hanno superato la prova scritta (prova di merito con valutazione soggettiva da parte dei componenti la commissione esaminatrice), emerge un incredibile, quanto sospetto, ribaltamento.

Le segnalazioni. Confrontando l’elenco di chi ha superato la prova preselettiva (una prova di merito con valutazione oggettiva, tramite test con punteggio attribuito tecnologicamente da una società terza), con l’elenco di coloro i quali hanno superato la prova scritta (prova di merito con valutazione soggettiva da parte dei componenti la commissione esaminatrice), emerge un incredibile, quanto sospetto, ribaltamento.

Un primo segno. Tantissimi candidati che hanno superato la prova scritta preselettiva con il minimo punteggio, finiscono per posizionarsi nelle posizioni “alte” nella graduatoria della prova scritta. Di contro, candidati che avevano ottenuto punteggi molto alti nella preselettiva, ricevono punteggi estremamente bassi in quella scritta, fino ad essere esclusi dalla prova orale e, quindi, dalla prosecuzione del concorso. Le perplessità di alcuni candidati aumentano con il controllo delle loro risposte, che nella sostanza confermano la giustezza e congruità delle stesse. Per non parlare di una strana “conformità” delle risposte alle tre tracce, tanto da far sorgere il sospetto che oltre un centinaio di prove siano praticamente identiche. In questo caso una delle spiegazioni potrebbe essere la diffusione delle tracce prima della prova ovvero la diffusione di risposte.

Il miracolo. Ma la cosa più grave – sostiene Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons, che ha sottoscritto la denuncia – è la presenza, nell’elenco degli ammessi alla prova orale, di un candidato che, sulla base dell’identificativo assegnatogli, non risultava presente tra chi aveva superato la prova preselettiva. Un vero e proprio prodigio. Che diventa subito un miracolo se pensiamo che questo candidato fantasma ha perfino ottenuto il massimo punteggio alla prova scritta. Abbiamo trasmesso alla Procura di Catanzaro il codice alfanumerico del candidato fantasma e tutta la documentazione giunta in nostro possesso – prosegue Di Lieto. La presenza di un “imbucato” è emersa a seguito del raffronto delle prove (preselettiva e quella successiva scritta). Un lavoro certosino, visto che, mentre tutte le precedenti graduatorie erano state pubblicate in formato “excel”, quella dei risultati della prova scritta è stata pubblicata in “pdf”. Nel primo formato è più semplice ordinare i candidati, nel secondo estremamente più complicato. Quasi come se si fosse voluto ostacolare ogni forma di controllo – chiosa il Codacons.

La denuncia. Il Codacons ieri ha depositato un esposto in Procura corredato dalla documentazione che dimostrerebbe gravi ed intollerabili anomalie. “Chiediamo che si provveda a verificare la correttezza e la regolarità della procedura di selezione”. Per dare una speranza alle migliaia di partecipanti ai concorsi pubblici che, con profondo senso di prostrazione, si vedono sistematicamente scavalcati grazie a meccanismi perversi ed a complicità diffuse. L’associazione si rivolge, infine, al Ministero dell’Istruzione, sollecitandola a “verificare immediatamente la fondatezza delle anomalie, per rispetto di chi ha partecipato alle prove confidando nella trasparenza e ritenendo che, almeno nella scuola, venisse premiato il merito”. Altrimenti – conclude il Codacons – finiamola di riempirci la bocca con la retorica della “meritocrazia”.

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