Presunte molestie al liceo di Castrolibero, i legali del docente: “Chiediamo rispetto”

Gli avvocati denunciano che nella giornata dell'11 febbraio "una nutrita pattuglia di giornalisti e cameramen urlanti ha cinto di assedio l’abitazione dell’ex moglie e dei figli del nostro assistito"
liceo di castrolibero

Scendono in campo i legali del docente accusato di molestie ai danni di alcune studentesse di un liceo del Cosentino. Da ormai 9 giorni il liceo, a Castrolibero, è occupato dagli studenti, in segno di solidarietà verso le colleghe. Il docente sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Cosenza e finora non ha rilasciato dichiarazioni sulle accuse che gli vengono mosse.

I legali chiedono rispetto

I legali chiedono rispetto

Oggi in un comunicato i suoi legali, gli avvocati Attilio Santiago e Giovanni Consoli, chiedono rispetto. “In qualità di difensori del professore A. B. ci vediamo costretti a venir meno alla volontà di far rimanere le vicende e le denunce su presunti fatti attribuiti al nostro assistito, nell’ambito che il codice e la Costituzione garantiscono a ogni cittadino, – scrivono i legali – aspettando di rispondere nel merito agli accertamenti e ai riscontri che la Magistratura disporrà secondo i suoi tempi e con le procedure di legge a piena salvaguardia dei diritti di una persona che è completamente estranea ai fatti che un processo mediatico di enormi proporzioni ha aperto in seguito all’occupazione da parte degli studenti del Liceo ‘Valentini-Majorana’”.

“Violato il diritto alla privacy”

Gli avvocati denunciano che nella giornata dell’11 febbraio “una nutrita pattuglia di giornalisti e cameramen urlanti ha cinto di assedio l’abitazione (già inutilmente oggetto di ripresa in occasione di una registrazione televisiva mandata in onda) dell’ex moglie e dei figli del nostro assistito, violando il diritto alla privacy di persone completamente estranee a ogni vicenda. Vi invitiamo a fermare queste barbarie nei confronti di persone che neanche convivono con il diretto interessato. Il professore e i suoi familiari sono molto turbati da questi avvenimenti – si legge nella nota – e non vorremmo che i disagi si possano tramutare in qualche improvvido e tragico epilogo che nessuno si augura”.

L’appello al prefetto e al questore di Cosenza

“Facciamo appello al prefetto e al questore di Cosenza affinché garantiscano il diritto alla riservatezza e al silenzio che si è scelto di avere aspettando l’accertamento di tutti i fatti. Ci rivolgiamo all’Ordine dei Giornalisti – scrivono i legali – che inviti i suoi iscritti a rispettare norme e deontologie che propugna nei convegni e nei regolamenti che emana. L’Italia è il paese in cui Pietro Valpreda venne presentato al telegiornale come il mostro di piazza Fontana ed Enzo Tortora come uno spacciatore. Persone poi risultate estranee ad ogni addebito. E nella nostra realtà locale il popolare Padre Fedele ha visto la sua immagine distrutta da gravi reati sessuali risultati inesistenti a distanza di anni”.

“Siamo i primi a chiedere chiarezza”

“Siamo noi i primi a chiedere chiarezza nelle sedi opportune. I giornalisti esercitino il diritto di cronaca senza ledere quelli della famiglia e della presunzione d’innocenza nei confronti di una persona che si dichiara estranea ai fatti addebitati. Eventuali ulteriori distorsioni e accanimenti ci costringeranno a chiarire ogni violazione nelle sedi opportune”.

LEGGI ANCHE | Molestie sessuali a scuola, indagato un professore: spunta una seconda denuncia

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
L'attività investigativa ha inoltre fatto emergere la reiterata compromissione della libertà dell’ex moglie di uno degli indagati
Riscontrata l’esistenza di una perdurante attività estorsiva ai danni di una cooperativa agricola sita a Candidoni
Il 53enne continuava a mandare messaggi minatori alla donna che nel frattempo si era trasferita in un'altra cittadina
Stesso copione del derby: Iemmello in gol nel primo tempo, Biasci a inizio ripresa. Il gol di Stulac fa tremare i giallorossi nel finale
Un interrogatorio fiume fatto di risposte, ma anche di pause lunghe, silenzi e lacrime
Un 50enne, di origine straniera con cittadinanza italiana, è accusato di stalking e atti persecutori
La donna, affetta da rettocolite ulcerosa, è deceduta nel poliambulatorio di Gastroenterologia
Filippo Turetta avrebbe abbandonato il corpo della studentessa sulle sponde del lago di Barcis, dove poi è stato ritrovato, quando era già deceduta
la Procura ha aperto un fascicolo iscrivendo, come da prassi, alcuni sanitari sul registro degli indagati
Nell’inchiesta sono indagati l’amministratore della casa di cura, la direttrice e il responsabile amministrativo
RUBRICHE

Calabria7 utilizza cookie, suoi e di terze parti, per offrirti il miglior servizio possibile, misurare il coinvolgimento degli utenti e offrire contenuti mirati.

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2023 © All rights reserved