Respingono le accuse e tramite il proprio avvocato gli imprenditori Domenico e Valerio Staffa replicano all’ articolo che li identifica indagati per discoteca ed opere abusive all’ interno del proprio stabilimento balneare di Catanzaro (Giovino).
“In relazione a quanto riportato da Calabria7 – scrive l’avvocato Rita Cellini – ho l’obbligo di far rilevare numerose inesattezze che qui si sintetizzano a favore di una immediata comprensione.
“In relazione a quanto riportato da Calabria7 – scrive l’avvocato Rita Cellini – ho l’obbligo di far rilevare numerose inesattezze che qui si sintetizzano a favore di una immediata comprensione.
Qui è anche opportuno sottolineare un altro svarione dell’articolo, laddove – per imperizia o ignoranza dei termini – si definisce lo stesso imprenditore come proprietario-istigatore e non già “institore” (figura giuridica con cui si individua come institore colui che viene preposto dal titolare all’esercizio di un’impresa commerciale). Poiché è chiara l’accezione denigratoria del vocabolo italiano ‘istigatore’ lasciamo immaginare ad ognuno il danno di immagine cagionato da un refuso (?) di simile portata. Anche per questo i miei clienti si riservano ogni opportuna azione nei confronti del o dei responsabili.
Avv. Rita Cellini
Prendiamo atto della replica a firma dell’avvocato Rita Cellini, sottolineando però che l’articolo pubblicato in data 26 agosto 2019 dal titolo “Discoteca e opere abusive in un noto lido balneare di Catanzaro, due indagati”, è stato scritto in base ad atti notificati e non in base a spifferi di sorta. Quanto al contenuto del 415bis (avviso di conclusione delle indagini preliminari), riportato senza alterare alcunchè da Calabria 7, il legale difensore avrà modo di far valere le ragioni dei suoi assistiti nelle opportune sedi giudiziarie.
Redazione Calabria7