Presunto boss del Soveratese agli arresti domiciliari dopo tre anni trascorsi in carcere

L'uomo è accusato, nell'ambito dell'operazione Orthrus scattata nel Soveratese, di essere al vertice della omonima famiglia di 'ndrangheta

Il Tribunale della Libertà di Catanzaro, in sede di appello, con provvedimento emesso in data odierna ha assegnato agli arresti domiciliari Antonio Chiefari, difeso dagli avvocati Salvatore Staiano e Giovanni Russomanno. Chiefari è stato accusato, nell’ambito dell’operazione Orthrus scattata nell’ottobre del 2019 nel Soveratese, di essere al vertice della omonima famiglia di ‘ndrangheta, sebbene le assoluzioni dei figli già giudicati con rito abbreviato. A seguito dell’annullamento della Suprema Corte del 17 Giugno scorso e viste le contestuali motivazioni, il Tribunale della Libertà ha dunque inteso attenuare la misura cautelare della restrizione carceraria sostituendola con quella degli arresti domiciliari avendo evidentemente rilevato il venir meno delle iniziali esigenze cautelari che hanno costretto Chiefari a tre anni di ininterrotta detenzione.

 

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