Primarie Pd, Cuda a Calabria 7: “Non deludere più i nostri elettori”

cuda

Il Partito Democratico riparte dalle Primarie di domenica 3 marzo. Non è un semplice slogan, sul quale magari costruire una forza ostentata ed inesistente, ma un dato di fatto numerico.

Calabria 7 ha analizzato assieme al segretario provinciale di Catanzaro, Gianluca Cuda, risultati e prospettive determinate dal voto espresso nei seggi.

Calabria 7 ha analizzato assieme al segretario provinciale di Catanzaro, Gianluca Cuda, risultati e prospettive determinate dal voto espresso nei seggi.

Partiamo dai numeri. Ieri, nel corso della commissione provinciale svolta a Lamezia Terme, sono stati approvati i risultati finali.

Al primo posto, in provincia di Catanzaro, spicca il dato ottenuto proprio dalla lista del segretario provinciale Cuda, capolista di “Calabria con Martina”, che ha portato a casa il 37% dei voti (3.805), a seguire la lista collegata a Zingaretti, Piazza Grande, con il 31,5% (3214 voti), Zingaretti “Calabria” con il 15,8% (1621) e Giachetti con il 9,2% (942). Zingaretti ha poi collezionato altri 654 voti come candidato per un totale di votanti di 10167.

Un numero di voti complessivi importante se si considera che dopo il “ciclone” Matteo Renzi, il Pd ha seriamente rischiato di sparire. I motivi? Troppe divisioni, troppe correnti, troppi politici autoreferenziali: alla pratica partito inesistente. Perché il Pd, ora, ha compreso che tanti italiani attendono di essere rappresentati da una forza politica moderata e con progetti seri. Una richiesta che non può più essere delusa.

E lo sa bene il segretario provinciale di Catanzaro, Gianluca Cuda.

“Affluenza importante e dato straordinario, siamo soddisfatti dalle Primarie – ha detto Cuda a Calabria 7. Avevamo sentore di un entusiasmo generale, ma il dato è ottimo e va oltre. Ma non possiamo più sbagliare, non dobbiamo rifare i clamorosi errori del passato. In queste Primarie ognuno ha fatto la sua partita, attraverso una competizione sana. Ed il segnale lanciato dagli elettori nei seggi  chiaro: c’è una comunità viva, persone che si avvicinano e noi dobbiamo accettare questa nuova sfida, perché la gente si fida di noi, come forza moderata. Dobbiamo essere bravi noi adesso. Abbiamo energie importanti, dobbiamo essere spartiacque” – prosegue Cuda.

A questo punto viene da interrogarsi: riuscirà il Pd a trasformare il dato delle Primarie in una vittoria alle elezioni Europee?

“Sono sindaco da 15 anni – commenta Cuda – e mi hanno insegnato che le sfide si vincono a risultato ottenuto. Se ritorniamo ad errori del passato perderemo. Dobbiamo capire gli errori del passato. Chi ha votato alle Primarie vuole che non si sbagli più.

Il partito non è una cosa privata, è anche di chi non vota Pd, perché è risorsa per la nazione. Le risorse non possono diventare proprietà privata. Non dobbiamo commettere gli errori passato – ribadisce il segretario provinciale di Catanzaro.

Chi governa deve ottenere risultati, non essere un ufficio di collocamento, o rappresentativo di qualcuno. Il Pd deve mandare nei territori i migliori rappresentanti, come fosse un prodotto commerciale, dobbiamo andare nei territori e proporci come il miglior prodottto possibile, ma nei fatti non a parole.

Il Pd deve affrontare le nuove sfide e sono certo che ce la faremo. Perché il partito non è di nessuno, non è un albergo in cui si entra e si esce. Dobbiamo -conclude Cuda- essere come una famiglia ed anche molto seria, portare solidarietà tra i militanti, non avere più conflitti interni e decidere insieme la linea politica. Solo così riusciremo a non deludere il popolo delle Primarie”.

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