Gli avvocati Aurora Notarianni e Oreste Romeo, difensori della dottoressa Giovanna Malara, hanno reso noto stamane, con un comunicato, che “è venuta meno l’incerta e precaria ‘base’ del licenziamento senza preavviso”, della loro assistita, “essendo stata acquisita prova certa ed incontrovertibile della perfetta identità tra le certificazioni rilasciate dall’ospedale messinese ‘Papardo’ e quelle depositate dalla dott. Giovanna Malara al GOM di Reggio Calabria per corredare la domanda di partecipazione alla selezione al cui esito le è stato conferito l’incarico quinquennale di Primaria di Dermatologia”.
Gli avvocati: “Provvedimento disciplinare arbitrario”
Gli avvocati: “Provvedimento disciplinare arbitrario”
Peraltro, si fa rilevare, “a mente del cosiddetto “bando” pubblicato dal GOM di Reggio Calabria il 13 gennaio 2017, i certificati in questione non erano neppure richiesti tra i requisiti generali o specifici di ammissione alla procedura selettiva. Stante il deposito nella procedura selettiva indetta dal GOM degli stessi, veritieri dati forniti e trasmessi alla dottoressa Malara dall’A.O. messinese Papardo, è stata proposta formale impugnazione dell’illegittimo provvedimento disciplinare di massimo rigore, del tutto arbitrario nel merito ed atipico sotto il profilo procedimentale seguito dal Collegio di Disciplina”.