L’ambasciatore del Regno del Belgio in Italia, Pierre Emmanuel De Bauw, diplomatico di lungo corso e rappresentante permanente presso l’Agenzia delle Nazioni Unite, è stato oggi in visita a Catanzaro, nella sede della Regione Calabria, accolto dalla vice presidente della Giunta, Giusy Princi, che ha espresso “piacere e orgoglio” per l’evento.
I temi affrontati
I temi affrontati
“Nel corso dell’incontro – ha tenuto a dire la vice presidente – è stato più volte rimarcato l’ottimo rapporto di costante collaborazione tra Italia e Belgio, Paesi fondatori dell’Unione Europea e della Nato. Relazioni diplomatiche che risalgono al lontano 1861 e mantenute sempre attuali nel tempo grazie a rapporti economici e commerciali, ma anche culturali e accademici”. Ma le politiche comunitarie sono state solo uno dei principali temi di colloquio tra Princi e De Bauw, che si sono confrontati anche su istruzione, sanità, commercio, turismo, infrastrutture, immigrazione, lotta al crimine organizzato ed al terrorismo.
La “straordinarietà” della Calabria
L’ambasciatore ha esaltato la “straordinarietà” della regione manifestando “grande interesse e disponibilità” a creare opportunità di investimenti in Calabria. “La Calabria è molto conosciuta in Belgio – ha affermato De Bauw -, ci sono tanti calabresi anche da noi. Inoltre, Calabria e Belgio sono unite da una particolarità familiare che rafforza questo legame: il Re dei Belgi, Filippo, è figlio di una donna calabrese, Paola Ruffo di Calabria. Sono legami importantissimi che tutti i belgi conoscono e rispettano. Una solida base, perciò, da cui partire per avviare insieme importanti rapporti istituzionali di collaborazione”.
Il legame
“E’ davvero un rapporto speciale – ha rimarcato la vicepresidente Princi – quello che lega la famiglia reale del Belgio alla Calabria, vale a dire alla famiglia Ruffo di Calabria, antichissima casata con profonde radici nella nostra splendida Terra. Avendo sposato Alberto II, Paola Ruffo è stata Regina del Belgio fino a qualche anno fa, madre dell’attuale sovrano Filippo. Un motivo in più, pertanto, per invitare l’ambasciatore De Bauw ad estendere la sua visita a Scilla ed altre zone di Reggio e della Calabria, ormai indissolubilmente legata anche alla storia del recente passato belga”.