“Non luogo a procedere per intervenuta prescrizione” finisce così il processo a Vibo Valentia nato dall’inchiesta denominata “Acqua Sporca” sul presunto avvelenamento della diga dell’Alaco che serve di acqua potabile tutti i comuni della provincia di Vibo e parte dei comuni della fascia jonica delle province di Catanzaro e Reggio Calabria. Sedici in totale gli imputati che beneficiano della prescrizione da parte del Tribunale collegiale di Vibo Valentia. Fra loro l’attuale sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo (nelle vesti di presidente della Sorical), Giuseppe Camo (Sorical); Maurizio Del Re e Sergio De Marco (Sorical), Giulio Ricciuto (responsabile impianti potabilizzazione); Ernaldo Biondi (Sorical Vibo).
Operazione “Acqua Sporca”
Operazione “Acqua Sporca”
Il processo è scaturito dall’indagine dei carabinieri del Nas di Catanzaro, del Reparto Operativo di Vibo e del Corpo forestale dello Stato che aveva portato, il 17 maggio del 2012, al sequestro dell’invaso dell’Alaco, il bacino artificiale gestito dalla Sorical. Avvelenamento colposo di acque, inadempimento contrattuale, falso, interruzione di servizio e omissione i reati, a vario titolo, contestati dalla Procura di Vibo Valentia. L’inchiesta è partita nel 2012, ma gli imputati sono stati rinviati a giudizio solo nel novembre del 2016. Il processo è però partito solo il 30 gennaio 2018 e oggi è arrivata la prescrizione.