Processo alle nuove leve della cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri, 32 condanne (NOMI)

Nove le assoluzioni sentenziate dal gup distrettuale di Catanzaro nell'ambito dell'operazione della Dda, nome in codice "Crisalide 3"

di Gabriella Passariello – Nuove leve, pronte a continuare gli affari dei boss in carcere e impegnate in una massiccia attività estorsiva e intimidatoria per mettere sotto scacco commercianti e imprenditori, minorenni utilizzati dalla cosca per acquistare giochi pirotecnici da utilizzare per confezionare ordigni per gli attentati dinamitardi contro le attività dei commercianti che non si piegavano al racket. Con le accuse, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, al possesso illegale di armi ed esplosivi, all’estorsione, al danneggiamento aggravato e alla rapina, il gup distrettuale di Catanzaro Antonio Battaglia ha inflitto 32 condanne e 9 assoluzioni per i 41 imputati tra sodali e affiliati alla cosca Cerra- Torcasio- Gualtieri di Lamezia, coinvolti nel blitz della Dda di Catanzaro “Crisalide 3”, scattata il 13 settembre del 2020, in esecuzione di 28 misure cautelari.

 Le condanne e le richieste di pena

 Le condanne e le richieste di pena

In particolare il giudice ha inflitto ad Antonio Miceli, 14 anni di reclusione e 100mila euro di multa (il pm 14 anni di reclusione e 100mila euro di multa); Teresa Torcasio, 2 anni, 2 mesi e 5.400 euro di multa (il pm 6 anni di reclusione e 28mila euro di multa); Antonio Saladino, 12anni e 80mila euro di multa (il pm 12 anni di reclusione e 80mila euro di multa); Francesco Gigliotti, 12 anni di reclusione (il pm 18 anni di reclusione); Davide Belville, 8 anni di reclusione (il pm 10 anni di reclusione); Salvatore D’Agostino, 2 anni e 4.200 euro di multa (il pm 12 anni di reclusione); Giuseppe Costanzo, 4 anni e 20mila euro di multa (il pm 6 anni e 8 mesi di reclusione e 30mila euro di multa); Antonio Gullo, 3 anni e 6.200 euro di multa (il pm 12 anni di reclusione); Pasquale Caligiuri, 7 anni, 6 mesi e 27.100 euro di multa(il pm 9 anni e 4 mesi di reclusione e 60mila euro di multa); Antonio Franceschi, 7 anni, 2 mesi e 24.600 di multa (il pm 8 anni di reclusione e 40mila euro di multa); Rosario Franceschi, 8 anni, 3 mesi, 20 giorni, 24.600 euro di multa (il pm 10 anni di reclusione e 60mila euro di multa); Antonio Paola, 7 anni e 24.600 di multa (il pm 10 anni e 8 mesi di reclusione e 60mila euro di multa); Massimo Gualtieri, 3 anni, 6 mesi e 5.600 euro di multa (il pm 6 anni di reclusione e 40mila euro di multa); Luigi Vincenzini, 10 anni e 2 mesi di reclusione (il pm 17 anni e 4 mesi di reclusione); Piero De Sarro, 8 anni e 8 mesi di reclusione (il pm 16 anni e 8 mesi di reclusione); Saverio Torcasio, 6 anni, 2 mesi e 24.200 euro di multa (il pm 6 anni e 8 mesi di reclusione e 32mila euro di multa); Salvatore Fiorino, 8 anni e 4 mesi di reclusione (il pm 12 anni di reclusione); Morrison Alessio Gagliardi 3 anni, 6 mesi e 5.600 euro di multa (il pm 3 anni e 4 mesi di reclusione e 6mila euro di multa); Antonio Grande, 9 anni di reclusione (il pm 18 anni di reclusione); Domenico De Rito, 1 anno, 8 mesi e 4mila euro di multa (il pm 2 anni e 8 mesi di reclusione e 8mila euro di multa); Antonio La Polla, 2 anni e 6mila euro di multa (il pm 4 anni e 8 mesi e 14mila euro nonché un cumulo materiale di 2 anni di reclusione e 6mila euro); Carlo Sacco, 2 anni, 2 mesi e 6mila euro di multa (il pm 2 anni e 8 mesi di reclusione e 8mila euro di multa); Filippo Sacco, 2 anni, 2 mesi e 6mila euro di multa (il pm 2 anni e 8 mesi di reclusione e 8mila euro di multa); Alessandro Trovato, 4 anni, 2 mesi 6.100 euro di multa (il pm 9 anni e 4 mesi di reclusione); Nicholas Izzo, 8 anni e 4 mesi di reclusione (il pm 10 anni di reclusione); Pasquale Cerra, 1 anno di reclusione, 600 euro di multa (il pm 5 anni e 4 mesi di reclusione e 6mila euro di multa); Antonio Paradiso, 1 anno, 4 mesi di reclusione e 800 euro di multa (il pm 8 anni e 8mila euro di multa); Ottorino Rainieri, 3 anni, 6 mesi, 20 giorni e 2mila euro di multa (il pm 10 anni di reclusione e 14mila euro di multa); Cristian Greco, 9 anni e 4 mesi di reclusione (il pm 10 anni di reclusione); Giovanni Torcasio, 1 anno di reclusione e 600euro di multa (il pm 6 anni e 5 mesi di reclusione e 8mila euro di multa); Nicola Gualtieri, 1 anno e 600 euro di multa (il pm 6 anni e 5 mesi di reclusione e 8mila euro di multa) e Giuseppe Galluzzi, 8 anni di reclusione (il pm 9 anni e 4 mesi di reclusione).

Le assoluzioni e le richieste di pena

Il gup ha assolto Pasquale Butera (il pm 6 anni di reclusione e 26mila euro di multa); Giuseppe Gullo (il pm 18 anni di reclusione); Antonio Stella (il pm 2 anni di reclusione e 6 mila euro di multa); Sandro Tropea (il pm 8 anni e 8 mesi di reclusione); Esterino Tropea (il pm 4 anni e 8 mesi di reclusione e 10mila euro di multa); Vittorio Saladino (il pm 2 anni e 8 mesi di reclusione e 4mila euro di multa); Vincenzo Grande (il pm 2 anni e 8 mesi di reclusione e 8mila euro di multa); Pasquale Mercuri (il pm 6 anni di reclusione e 26mila euro di multa); Pasquale Gullo (il pm 14 anni di reclusione e 100mila euro di multa);

I regali alla cosca per evitare ritorsioni

Gli imprenditori e i commercianti di Lamezia tentavano di sopravvivere al cappio imposto sulle loro attività dal clan Cerra- Torcasio- Gualtieri, regalando bottiglie di champagne oppure garantendo assunzioni.   Un commerciante sarebbe stato costretto a regalare abiti firmati ai familiari di Ottorino Rainieri: “Conosco Ottorino Rainieri e posso affermare che era notorio a Lamezia Terme che lo stesso era un esponente della famiglia mafiosa dei Gualtieri. Ho consegnato alcuni capi di abbigliamento direttamente nella mani di Rainieri…lo stesso mi disse che li avrebbe dovuti recapitare ai familiari detenuti”. Un altro commerciante ha invece raccontato di aver iniziato a praticare sostanziosi sconti a Rainieri nel suo locale dopo che era intervenuto per riportare la calma a seguito di una rissa. “In me si è rafforzato il convincimento che questo tipo di scontistica privilegiata applicata a Rainieri fosse necessaria al fine di evitare problemi alla mia attività commerciale”. Nella maggior parte dei casi non era necessario neanche ricorrere alla violenza o alle minacce per riscuotere quanto voluto, bastava solo dire il nome del clan di appartenenza per incutere timore negli imprenditori lametini.

L’ultimo atto di altre due inchieste

 La cosca Cerra- Torcasio Gualtieri è stata colpita negli anni da diverse inchieste, che ne hanno decapitato i vertici, una cosca rimasta comunque operante attraverso nuove leve, che hanno continuato a controllare il territorio,  “distribuendo” cocaina, eroina ed ecstasy, non solo a Lamezia, ma in tutta la Calabria. Crisalide 3 costituisce solo l’ultimo atto in ordine di tempo di altre due inchieste. La prima operazione denominata “Crisalide” era scattata il 23 maggio 2017 ed aveva portato all’arresto di 52 persone per traffico di droga, estorsione, possesso di armi ed esplosivi, danneggiamento aggravato e rapina e il 28 aprile scorso la Corte di appello di Catanzaro ha inflitto 38 condanne e 6 assoluzioni per  44 imputati (LEGGI). Nell’aprile 2018 il secondo capitolo, battezzato “Crisalide 2”, con altri 11 arresti, un blitz in seguito al quale il prefetto di Catanzaro aveva inviato la commissione d’accesso, la cui relazione aveva poi determinato lo scioglimento del Consiglio comunale, il terzo dopo quelli del 1991 e del 2002.

Il collegio difensivo

Fanno parte del collegio difensivo gli avvocati Antonio Larussa, Francesco Gambardella, Salvatore Cerra, Giuseppe Spinelli, Lucio Canzoniere, Paolo Carnuccio, Aldo Ferraro, Michele Cerminara.

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