“Quanto riferito da Vecchio non corrisponde assolutamente alla realtà dei fatti”. Lo afferma, in una nota, l’ex sindaco di Reggio Calabria ed ex presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, tramite il suo avvocato Aldo Labate, in replica alle dichiarazioni del neo-collaboratore di giustizia Seby Vecchio che nel corso del processo “Gotha” ha affermato che Scopelliti è stato la “l’espressione massima della cosca De Stefano e che faceva parte della massoneria deviata. «Basti pensare – afferma Labate – che la storia politica del dottore Scopelliti ha avuto inizio ben 40 anni fa ed è andata avanti grazie al consenso popolare ottenuto, certamente, senza nessun appoggio della criminalità organizzata ovvero di nessun tipo di massoneria. Fenomeni, questi, che lo stesso ha sempre avversato. Ancora, il dottore Scopelliti tende a precisare che per 14 lunghi anni, dal 2004 al 4 aprile 2018, giorno della sua condanna definitiva, ha vissuto sempre scortato dagli agenti della Polizia di Stato che hanno costantemente documentato per dovere d’ufficio, ogni spostamento e ogni contatto con terzi che lo stesso ha intrattenuto, con relazioni di servizio indirizzate ai loro superiori. Il dottore Scopelliti, infine, dichiara che tutelerà i porri diritti nelle sedi giudiziarie più opportune”.