Processo “Miramare”, chiesto un anno e 10 mesi per il sindaco di Reggio Calabria Falcomatà

Il primo cittadino è imputato insieme ad altri membri della giunta per abuso d’ufficio e falso riguardo all'affidamento di uno dei palazzi storici della città
falcomatà lega

Un anno e dieci mesi di reclusione: è la condanna chiesta dai pm della Procura di Reggio Calabria nei confronti del sindaco Giuseppe Falcomatà imputato per abuso d’ufficio e falso nel processo su presunte irregolarità nelle procedure di affidamento del Grand Hotel Miramare. L’accusa ha chiesto anche la condanna, a un anno e otto mesi, degli ex assessori comunali Saverio Anghelone, Armando Neri, Rosanna Maria Nardi, Giuseppe Marino, Giovanni Muraca, Agata Quattrone e Antonino Zimbalatti, del segretario comunale Giovanna Antonia Acquaviva, della dirigente comunale del settore “Servizi alle imprese e sviluppo economico” Maria Luisa Spanò e dell’imprenditore Paolo Zagarella.

Le richieste sono giunte al termine della requisitoria condotta dai pm Walter Ignazitto e Nicola De Caria. Al centro del processo, l’affidamento del Grand Hotel Miramare, uno dei palazzi storici della città, all’imprenditore Paolo Zagarella. Il Comune di Reggio aveva assegnato la gestione all’imprenditore dopo che quest’ultimo, durante la campagna elettorale del 2014, aveva concesso i suoi locali per la segreteria di Falcomatà. Secondo l’accusa sindaco e assessori avrebbero violato “i doveri di imparzialità, trasparenza e buona amministrazione”. Per i pm, la Giunta ha adottato una delibera con la quale “statuivano l’ammissibilità della proposta proveniente dall’associazione ‘Il Sottoscala’” mentre avrebbero dovuto predisporre un bando pubblico. “Il fine unico di questa vicenda – ha detto Ignazitto nella requisitoria – è stato quello di assegnare questo immobile a un amico del sindaco Falcomatà”. Gli imputati hanno spiegato che la delibera era un atto di indirizzo ma per la Procura, “non c’era nessun atto di indirizzo, ma un atto di immediata concessione: il gioiello di famiglia si era trasformato in un affare di famiglia. Non è stata mala-gestio, ma una gestio finalizzata a raggiungere un determinato obiettivo e il sindaco è stato il regista”. La sentenza è prevista per il 19 novembre.

Le richieste sono giunte al termine della requisitoria condotta dai pm Walter Ignazitto e Nicola De Caria. Al centro del processo, l’affidamento del Grand Hotel Miramare, uno dei palazzi storici della città, all’imprenditore Paolo Zagarella. Il Comune di Reggio aveva assegnato la gestione all’imprenditore dopo che quest’ultimo, durante la campagna elettorale del 2014, aveva concesso i suoi locali per la segreteria di Falcomatà. Secondo l’accusa sindaco e assessori avrebbero violato “i doveri di imparzialità, trasparenza e buona amministrazione”. Per i pm, la Giunta ha adottato una delibera con la quale “statuivano l’ammissibilità della proposta proveniente dall’associazione ‘Il Sottoscala’” mentre avrebbero dovuto predisporre un bando pubblico. “Il fine unico di questa vicenda – ha detto Ignazitto nella requisitoria – è stato quello di assegnare questo immobile a un amico del sindaco Falcomatà”. Gli imputati hanno spiegato che la delibera era un atto di indirizzo ma per la Procura, “non c’era nessun atto di indirizzo, ma un atto di immediata concessione: il gioiello di famiglia si era trasformato in un affare di famiglia. Non è stata mala-gestio, ma una gestio finalizzata a raggiungere un determinato obiettivo e il sindaco è stato il regista”. La sentenza è prevista per il 19 novembre.

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Nel corso dell'incontro sarà presentato il dossier elaborato dai circoli locali di Legambiente basato sulla campagna di monitoraggio effettuata su alcune aste fluviali
Messa in sicurezza l’area, è stato chiuso al traffico il tratto interessato dal rogo per il tempo necessario alle operazioni di spegnimento
Il governatore: "La nostra terra ha vitigni eccellenti e tante piccole cantine"
Ordinato sacerdote nel 1936 fu membro per sedici anni della Compagnia di Gesù, insegnando filosofia e teologia
Sul posto il personale medico del 118 ed i carabinieri per i rilievi del caso, assieme a squadre dell'Anas
Le osservazioni in vista della conferenza di impatto ambientale
L'aspirante primo cittadino parla anche delle "condizioni disagevoli per l’erogazione delle prestazioni" e del "sovraccarico di lavoro"
Il più grande festival della regione, dall’anima itinerante e dal respiro internazionale, sarà inaugurato lunedì 15 aprile
Intanto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, è in contatto con i prefetti delle città italiane
L'uomo non ha saputo specificare la provenienza del denaro che per gli investigatori sarebbe frutto di illeciti
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved