“1) Salute e giustizia sociale 2) Sicurezza e lavoro. Lunedì 2 novembre, dalle 18:30, a Catanzaro, sit-in di protesta e discussione in Piazza Prefettura. Otto mesi fa l’intero Paese ha vissuto il lockdown perché, diversamente, il nostro sistema sanitario non avrebbe mai retto l’onda, maledetta, della pandemia. Il Paese tutto ha vissuto quel periodo con grande senso di responsabilità. Sacrificio, solidarietà, empatia: ognuno ha fatto la propria parte, stringendosi nel sentito dolore per le vittime della mattia e riconoscendosi nel provato rispetto per l’intero personale sanitario e sociosanitario.
Oggi, mesi dopo, c’è una parte di Paese che, assieme a quel senso di responsabilità, assolutamente invariato, sente, più di prima, l’obbligo, e di questo vuole farsi carico, di vivere un destino comune, difendendo i diritti di tutti e richiamando ciascuno ai propri doveri.” Questo il comunicato che, nelle ultime ore, sta spopolando sui profili Facebook di alcuni imprenditori, commercianti e cittadini di Catanzaro, per organizzare un sit-in pacifico di protesta contro le ultime strette del Governo Conte.
Oggi, mesi dopo, c’è una parte di Paese che, assieme a quel senso di responsabilità, assolutamente invariato, sente, più di prima, l’obbligo, e di questo vuole farsi carico, di vivere un destino comune, difendendo i diritti di tutti e richiamando ciascuno ai propri doveri.” Questo il comunicato che, nelle ultime ore, sta spopolando sui profili Facebook di alcuni imprenditori, commercianti e cittadini di Catanzaro, per organizzare un sit-in pacifico di protesta contro le ultime strette del Governo Conte.
“Scuola, lavoro, sanità: è il caos”
A otto mesi dalla comparsa del virus ci troviamo nuovamente in emergenza. Il Governo si è dimostrato incapace di mettere in campo le misure necessarie a prevenire un secondo lockdown. La Regione si è palesata in netta difficoltà. Tra una mancetta (non sempre arrivata), continue passerelle mediatiche e tanto sperpero di denaro pubblico, né si è potenziato, come annunciato e dovuto, il Sistema Sanitario “Nazionale” e né si è riorganizzata al meglio la ripresa della nuova e consapevolmente diversa quotidianità. Scuola, lavoro, sanità: è il caos. Una situazione che necessita di interventi tempestivi, concreti e mirati. La scuola deve tornare ad essere luogo di regole certe e formazione garantita. Le piccole imprese, base del tessuto sociale ed economico del nostro Paese, non possono pagare l’incompetenza di chi malamente ci governa. La sanità, dopo i tagli imposti dall’austerity, deve nuovamente essere una priorità garantita a tutti.
Per questi motivi scenderemo in piazza a protestare, non in maniera sterile, ma a sostegno delle nostre ragioni e in difesa dei diritti degli italiani e del sudore della fronte di tutti i lavoratori. Forti della convinzione che occorrano, contrariamente a quanto avvenuto sino ad ora, misure specifiche e sottoscritte a livello locale, ma inserite in un contesto solido di visione e coordinamento nazionale, lunedì cercheremo di dar voce alle sensibilità, alle difficoltà ed alle idee di quanti vorranno partecipare. L’idea è quella di dar vita ad un forte momento di condivisione”.