di Alessandro De Padova – “Gli immaturi siete voi!”. È stato questo lo slogan della protesta che oggi, venerdì 4 febbraio, ha interessato molte città italiane, da Nord a Sud, organizzata dalla Rete degli studenti medi, i cui componenti hanno espresso il proprio dissenso rispetto al nuovo esame di maturità voluto dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Mobilitazioni si sono registrate anche in provincia di Vibo Valentia: nella città capoluogo, in particolare, gli studenti si sono ritrovati nella centralissima Piazza Martiri d’Ungheria, mentre a Serra San Bruno la protesta si è concentrata all’esterno dell’Istituto d’Istruzione Superiore ‘Luigi Einaudi’.
Le motivazioni della protesta
Le motivazioni della protesta
“Il Ministero – si legge in una nota della Rete degli studenti medi – ha preannunciato che quest’anno l’esame di maturità si svolgerà alla maniera classica, completo di due scritti e orale. Perfettamente in linea col pensiero che giudica la scuola di questi anni come un percorso didattico ‘regolare’ e vede la Dad come uno strumento applicabile che non ha mai causato abbandono scolastico, danni psicologici ed enormi buchi didattici. Per noi nessun colpo di scena: diciamo da mesi di non cadere in questo errore ma ce lo aspettavamo. Questo perché da sempre e in particolare negli ultimi anni non si ascoltano le voci del3 student3 e non si coinvolgono nelle decisioni che li riguardano”.
“Vogliamo che venga riconosciuto che ci sono state sottratte delle possibilità. Noi vogliamo che vengano valutate non solo le nostre competenze ma la nostra persona completa d’interessi e prospettive globali. Vogliamo che il colloquio orale sia basato su una tesina che valorizzi il percorso individuale che ha fatto ognuno. Non faremo un solo passo indietro. Questa maturità – concludono gli studenti – va cambiata prima che venga approvata”.