La Protezione Civile calabrese conferma che non ci sono segnalazioni di danni dopo le scosse di terremoto di stamane, la più forte, di magnitudo 4.4, registrata alle 6,31.
Michele Folino Gallo, capo dell’Unità operativa “Gestione dei Rischi Naturali e Antropici” della Protezione civile calabrese, rassicura: «Facciamo un monitoraggio continuo sul territorio e abbiamo già sentito tutti i sindaci della fascia tirrenica e non ci sono stati segnalati danni, neanche dopo la scossa principale, seguita poi, come normale, da altre più lievi. E ce ne potrebbero essere ancora altre, non esiste un modello previsionale. Per fortuna la scossa più forte si è verificata abbastanza lontana dalla costa, a più di 20 chilometri ed esiste una probabilità, legata alla statistica, che ci siano anche scosse forti in futuro, ma nessuna previsione è possibile. Non ci dobbiamo preoccupare per le scosse di stamattina, che ci ricordano solo che il nostro territorio è molto sismico e che prima o poi una grossa scossa è probabile che arrivi questo dovrebbe servire a ricordarci anche che si deve pensare al terremoto quando non c’è, mettendo in sicurezza case e scuole e individuare le aree sicure e le vie di fuga, i cittadini devono conoscere queste cose».
Michele Folino Gallo, capo dell’Unità operativa “Gestione dei Rischi Naturali e Antropici” della Protezione civile calabrese, rassicura: «Facciamo un monitoraggio continuo sul territorio e abbiamo già sentito tutti i sindaci della fascia tirrenica e non ci sono stati segnalati danni, neanche dopo la scossa principale, seguita poi, come normale, da altre più lievi. E ce ne potrebbero essere ancora altre, non esiste un modello previsionale. Per fortuna la scossa più forte si è verificata abbastanza lontana dalla costa, a più di 20 chilometri ed esiste una probabilità, legata alla statistica, che ci siano anche scosse forti in futuro, ma nessuna previsione è possibile. Non ci dobbiamo preoccupare per le scosse di stamattina, che ci ricordano solo che il nostro territorio è molto sismico e che prima o poi una grossa scossa è probabile che arrivi questo dovrebbe servire a ricordarci anche che si deve pensare al terremoto quando non c’è, mettendo in sicurezza case e scuole e individuare le aree sicure e le vie di fuga, i cittadini devono conoscere queste cose».
«L’unica arma di difesa è la prevenzione – continua -: quella non strutturale, legata ai comportamenti e alle buone pratiche e quella strutturale, legata invece proprio alla cura degli edifici. La Protezione civile organizza sempre delle manifestazioni di sensibilizzazione e di conoscenza del fenomeno in cui invitiamo a mettere in sicurezza le abitazioni, e si può fare anche con piccole azioni, come avvitare ai muri gli armadi o i mobili alti, o anche i quadri, che altrimenti potrebbero caderci addosso e ferirci. Poi ricordo che ci sono anche degli sgravi fiscali notevoli per chi vuole fare interventi radicali alla propria abitazione e invito a farvi consigliare da ingegneri o architetti su cosa si può fare».
Redazione Calabria 7