di Antonia Opipari – Elezioni sì, elezioni no. Alla fine elezioni no. Si sarebbero dovuti aprire ieri i seggi per le elezioni provinciali a Crotone e invece, niente.
Rimandata forse all’estate la scelta del presidente della Provincia di Crotone. Un emendamento del decreto Milleproroghe sancisce l’eventualità di slittamento delle consultazioni nel caso in cui la rappresentanza possa essere al di sotto del 50%. Situazione che, a detta di Giuseppe Dell’Aquila, presidente facente funzioni della Provincia di Crotone è assai plausibile, essendo state sciolti e commissariati i Comuni di Crotone, Cirò Marina, Strongoli, Casabona e Crucoli. Una scelta che non sta affatto bene al primo cittadino di Cirò, Francesco Paletta, anche lui candidato alla carica di presidente provinciale. Paletta, appoggiato da altri sindaci e amministratori del comprensorio, ha dichiarato guerra a Dell’Aquila, che si difende: «Abbiamo rispettato le regole» dice. Mentre per Paletta «si è fermata la partita togliendo il pallone dal campo».
Rimandata forse all’estate la scelta del presidente della Provincia di Crotone. Un emendamento del decreto Milleproroghe sancisce l’eventualità di slittamento delle consultazioni nel caso in cui la rappresentanza possa essere al di sotto del 50%. Situazione che, a detta di Giuseppe Dell’Aquila, presidente facente funzioni della Provincia di Crotone è assai plausibile, essendo state sciolti e commissariati i Comuni di Crotone, Cirò Marina, Strongoli, Casabona e Crucoli. Una scelta che non sta affatto bene al primo cittadino di Cirò, Francesco Paletta, anche lui candidato alla carica di presidente provinciale. Paletta, appoggiato da altri sindaci e amministratori del comprensorio, ha dichiarato guerra a Dell’Aquila, che si difende: «Abbiamo rispettato le regole» dice. Mentre per Paletta «si è fermata la partita togliendo il pallone dal campo».