“La delibera sulla rigenerazione urbana, appena approvata in Consiglio Comunale, ha lo scopo prioritario di tutelare il territorio. Perimetra le aree da escludere dall’applicazione diretta della legge 25/22 sulla rigenerazione urbana, che, nei fatti, ripropone in misura addirittura peggiorativa quanto previsto dal Piano Casa in merito alle premialità per l’ampliamento delle volumetrie esistenti”. E’ quanto scrive in una nota il vice sindaco di Catanzaro con delega all’Urbanistica Giusy Iemma. “I ministeri competenti – sostiene – hanno chiesto alla stessa Regione la modifica del testo di legge 25/22 che, così come vigente, ha finito per tagliare alla radice ogni ipotesi di pianificazione urbanistica. Per rispondere alle istanze dei dicasteri interessati, il Consiglio regionale ha approntato nel novembre scorso una proposta di modifica della stessa legge, la 127/22, tuttora in attesa di essere discussa, lasciando ancora vigente una regolamentazione dichiarata in contrasto con le norme e gli indirizzi nazionali e che premia a dismisura l’edificazione selvaggia. Di tutto questo la città ha tutt’altro che bisogno”.
Una delibera contro l’edificazione selvaggia
Una delibera contro l’edificazione selvaggia
Nella delibera comunale di esclusione di ambiti rientrano le aree di Giovino-Bellino, il retro porto e Germaneto. “Sono escluse – precisa Iemma – dall’applicazione diretta della Legge 25/22 anche le zone A1, per il loro valore storico, e le zone A2, che sono a corona delle A1, che, se lasciate alla edificazione selvaggia, sarebbero causa di una densificazione che la città, stante anche il pesante traffico veicolare, non può permettersi; a questo si aggiunga l’impatto visivo verso il mare che ne potrebbe derivare in contrasto col vincolo di lasciare libera la visuale al mare. L’atto deliberativo nasce dalla necessità di favorire nella città di Catanzaro un vero programma di rigenerazione urbana, che ha la finalità di contribuire a rendere la città più sostenibile, più a misura d’uomo, contrastando il frenetico ed indiscriminato ricorso al consumo di suolo edificabile, che provocherebbe pesanti ricadute sull’equilibrio geo- morfologico e conseguente aumento del rischio di dissesto idrogeologico, di cui abbiamo avuto ampia e tragica testimonianza”.
“Sul Psc aperti al contributo di tutti”
La stessa delibera appena adottata ha validità fino all’adozione del preliminare di PSC che individua per l’intera città ambiti di rigenerazione urbana. “Tra questi – dichiara il vice sindaco – rientrano a pieno titolo il quartiere marinaro e gli edifici da rigenerare secondo norma nel rispetto di una visione di insieme della città fino ad oggi evidentemente assente. L’aspetto politicamente rilevante è proprio questo: il preliminare di PSC è già pronto per essere presentato alla citta. Sullo stesso sarà chiesto il contributo di tutte le forze politiche presenti nel civico consesso, da cui ci aspettiamo collaborazione positiva e propositiva, stante il fatto che la città aspetta questo strumento di governo del territorio da oltre un ventennio. Il preliminare di PSC necessiterà dell’apporto fattivo ed irrinunciabile degli ordini professionali e anche delle associazioni di categoria, dei sindacati, delle forze produttive ed economiche, della società civile. Tutto nel rispetto dei ruoli. La città di Catanzaro vive una pesante situazione di marginalità ed isolamento, anche rispetto al contesto regionale: per uscirne non serve una contrapposizione pregiudiziale, ma senso di responsabilità e amore verso la collettività”.