“ll riferimento questa volta non è alla mirabile opera del Goya, bensì agli effetti disastrosi che certe dinamiche di pensiero hanno determinato nel secolo scorso. Ebbene, in un periodo storico in cui la democrazia sembra sospesa e i diritti civili fortemente messi in discussione, nell’epoca del like, dei meme, dei talk show, le parole del neopresidente del Consiglio Mario Draghi, con le quali ha richiamato la politica alla sobrietà derivante dal ruolo che si occupa, appaiono una luce nell’ora più buia. Un’ipertrofica quanto inutile e dannosa comunicazione ha amplificato, infatti, rigurgiti totalitaristici di chiara matrice populista che sembravano sopiti”. È quanto si legge in una nota del Partito Socialista Italiano – Federazione Provinciale di Catanzaro.
“Non si possono che definire in tal modo – continua la nota – le ultime vicende afferenti ai continui insulti rivolti alla senatrice Liliana Segre, tra le ultime testimoni viventi della più grande tragedia del secolo scorso. Qualche consenso virtuale in più è sufficiente a giustificare perniciose sortite che hanno l’effetto di fuorviare le nuove generazioni instillando la non cultura dell’odio e dell’intolleranza. Maggiormente grave e deprecabile è l’atteggiamento di politici e amministratori che, evidentemente in assenza di argomenti e contenuti, preferiscono legittimare la propria esistenza politica non trovando di meglio che continuare a dileggiare la memoria, ad oltraggiare la storia con posizioni al limite della vera e propria istigazione all’odio”.
“Non si possono che definire in tal modo – continua la nota – le ultime vicende afferenti ai continui insulti rivolti alla senatrice Liliana Segre, tra le ultime testimoni viventi della più grande tragedia del secolo scorso. Qualche consenso virtuale in più è sufficiente a giustificare perniciose sortite che hanno l’effetto di fuorviare le nuove generazioni instillando la non cultura dell’odio e dell’intolleranza. Maggiormente grave e deprecabile è l’atteggiamento di politici e amministratori che, evidentemente in assenza di argomenti e contenuti, preferiscono legittimare la propria esistenza politica non trovando di meglio che continuare a dileggiare la memoria, ad oltraggiare la storia con posizioni al limite della vera e propria istigazione all’odio”.
Historia magistra vitae
“In tale cornice – conclude la nota – si inquadra la vicenda che vede coinvolto un consigliere comunale di Girifalco, in forza alla Lega, la cui azione politica, in tutta evidenza lontana dalle reali e concrete esigenze del territorio, è stata improntata alla solita e stucchevole denigrazione della Senatrice Segre. La Federazione Provinciale di Catanzaro del Partito Socialista Italiano intende stigmatizzare tale episodio, senza se e senza ma, ricordando al prode amministratore (che volutamente non si nomina per non garantirgli immeritata pubblicità) come ad ogni centro di potere corrisponda un centro di responsabilità da tenere ben presente in ogni frangente. Ciò prima che sia troppo tardi perchè “historia magistra vitae”.