A partire da oggi, all’ospedale ‘Pugliese-Ciaccio’ di Catanzaro, sarà garantito ai pazienti colpiti da ictus cerebrale anche il trattamento per via endoarteriosa.
Solide basi per l’accreditamento come Stroke di 2° livello
Solide basi per l’accreditamento come Stroke di 2° livello
“Questo – scrive in una nota il commissario straordinario dell’Azienda, l’avvocato Francesco Procopio – fa sì che la Stroke Unit di 1° livello, reparto specializzato per l’adeguato trattamento dei pazienti colpiti da ictus cerebrale, già presente nella Unità Operativa di Neurologia, ma abilitata ad effettuare la sola terapia farmacologica (fibrinolisi e.v), da oggi garantirà anche il trattamento per via endoarteriosa ponendo così le basi per il futuro accreditamento dell’Azienda ospedaliera ‘Pugliese-Ciaccio’ come Stroke di 2° livello, un percorso ancora lungo ma per il quale sono state poste solide basi”.
La collaborazione tra le Aziende di Catanzaro e Cosenza
Per Procopio “questo importante risultato è stato possibile grazie alla collaborazione tra le Aziende ospedaliere di Catanzaro e Cosenza, che ha visto coinvolto il personale delle Unità operative di Radiologia e di Neurologia di Catanzaro e quello dell’Unità operativa di Neuroradiologia Interventistica di Cosenza”.
“Mettere insieme importanti potenzialità”
“L’impegno dei tre direttori coinvolti (Bernardo Bertucci, Nico Bosco e William Auteri) – fa sapere ancora Procopio – ha reso possibile ciò che inizialmente sembrava un’utopia, a dimostrazione di come una collaborazione costruttiva e intelligente rappresenti il mezzo migliore per esprimere al massimo le specifiche peculiarità e capacità professionali. La scelta che si è operata è stata quella di mettere assieme importanti potenzialità delle due Aziende ospedaliere di Catanzaro e Cosenza, due realtà di grande pregio sanitario del territorio calabrese, a conferma della loro capacità di fare rete, superando la frammentazione specialistica sinora erogata, nell’ottica della piena centralità del paziente e della sua completa presa in carico, con la garanzia di una offerta sanitaria a trecentosessanta gradi”.
“Trattamento ottimale e nei tempi più brevi possibili”
L’ictus cerebrale è la terza causa di morte in Italia, dopo le malattie cardiovascolari e le patologie tumorali. La prognosi dipende “dalla rapidità con cui vengono riconosciuti i sintomi e dalla tempestività delle cure praticate, sia farmacologiche che interventistiche. Da oggi al malato con ictus che afferirà al ‘Pugliese-Ciaccio’ sarà garantito un trattamento ottimale e nei tempi più brevi possibili, eliminando la necessità del suo eventuale trasferimento a Cosenza, sede fino a oggi della Stroke Unit di 2° livello di riferimento, con il rispetto quindi della cosiddetta “finestra terapeutica” e consequenziale aumento del numero dei malati eleggibili al trattamento per via endovascolare”.
I ringraziamenti
“I miei più sentiti ringraziamenti – oltre agli operatori sanitari coinvolti – vanno al commissario straordinario dell’A.o. di Cosenza Isabella Mastrobuono e a quanti hanno collaborato con determinazione per rendere possibile tutto ciò”, conclude Francesco Procopio.