di Danilo Colacino – Una luce che si spegne in città, è tutt’altro di un buon segnale. Ed assistere alla chiusura del corso di specializzazione di Ostetricia all’ospedale Pugliese, decisa per riportarla nella struttura universitaria, con la conseguente presa di posizione del professor Fulvio Zullo determinatosi ad andare a lavorare a Napoli è assimilabile proprio a una zona in più di buio nel capoluogo.
Chi sia Zullo, infatti, non è certo da noi di calabria7.it che lo si debba apprendere, trattandosi di un luminare finora invidiato a Catanzaro non solo dalla Calabria ma un po’ da tutta Italia. Un docente e illustre clinico che aveva fatto segnare alla Sanità del capoluogo tappe importanti nella specifica branca sotto il profilo della ricerca, della didattica e della cura.
Chi sia Zullo, infatti, non è certo da noi di calabria7.it che lo si debba apprendere, trattandosi di un luminare finora invidiato a Catanzaro non solo dalla Calabria ma un po’ da tutta Italia. Un docente e illustre clinico che aveva fatto segnare alla Sanità del capoluogo tappe importanti nella specifica branca sotto il profilo della ricerca, della didattica e della cura.
Un vero peccato per una realtà che ha i numeri, e anzi si candida con forza, a diventare un polo sanitario d’eccellenza della fascia centrale della regione, ma pure dell’intera Calabria. Non è però nostra intenzione attribuire colpe o responsabilità a chicchessia, resta il rammarico di assistere a un grave depauperamento della città tutta.