Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha emesso un’ordinanza con cui ordina la sospensione immediata, “in via cautelativa e a tutela della salute dei cittadini”, della sperimentazione e dell’attivazione del 5G sull’intero territorio del Comune”. La sospensione avrà efficacia, si legge, “fino alla cessazione, attraverso opportuni approfondimenti da parte delle Autorità sanitarie competenti e degli istituti di studio e ricerca scientifica, dell’attuale stato di incertezza sugli effetti sulla salute che la tecnologia 5G è in grado di provocare”.
Il sindaco, pertanto,diffida tutte le società di telefonia presenti con i loro impianti su tutto il territorio comunale “ad eseguire qualsiasi tipo di attività sui siti che comporti la sostituzione o la modifica di quanto presente ed insistente al fine dell’installazione di tecnologie 5G”.
POLEMICHE CINQUESTELLE
L’ordinanza che stoppa la tecnologia 5G a Reggio Calabria è illogica, oltre che anacronistica e superficiale. Tutto, anche l’aria e l’acqua, in determinate circostanze, può far male. La bussola di ogni agire politico, in situazioni come questa, deve perciò essere sempre orientata verso le evidenze scientifiche, e non verso il sentito dire o le credenze infondate. La buona politica, in ogni caso, deve avere il coraggio di assumersi responsabilità e di contemperare interessi diversi, senza delegare le scelte a consulenti o burocrati”.
Ad affermarlo sono i deputati del Movimento 5 Stelle Federica Dieni e Marco Bella, ricordando che lo stesso sindaco ha dichiarato che “ad oggi non esistono certezze rispetto agli effetti che questa nuova tecnologia ha sulle persone”