Torna con la quinta edizione “Sonàti vicinu”. La rassegna culturale nata a San Vito, fa rete legandosi a Petrizzi e Soverato in una linea ideale che dai boschi scende fino al mare. Dopo il successo della scorsa edizione (8 giornate in totale) realizzata con grandi incognite e responsabilità dovute alla pandemia e che ha prodotto tra le altre cose un murales gigante nella centralissima piazza Marconi, si continua a dare risalto ai luoghi e alle persone che hanno vissuto e vivono quest’area centrale della Calabria Ionica. Tema di quest’anno l’arte della tessitura, la trama e la grande cultura legata al lino, la seta e la ginestra. La musica, la letteratura, il trekking, i laboratori artigianali sono gli spazi e gli strumenti ideali per raccontare e parlare di questi temi di questi luoghi e persone. Tra le novità dell’estate 2021 di Sonati Vicinu, quello di accogliere come ospiti altre realtà della regione che operano sul piano culturale e sociale come il Piccolo Festival delle Spartenze, di Paludi, Felici&Conflenti di Conflenti, oltre alle storiche associazioni e realtà del territorio che da sempre sostengono il festival, come Linea Jonica di Catanzaro, l’associazione Pensionati di San Vito, la libreria non ci resta che leggere di Soverato, Kalabria Trekking di Pizzo.
Il programma
Il programma
La prima giornata, lunedì 2 agosto sarà a San Vito in piazza Marconi a partire dalle 19 con [inaugurazione ufficiale del murale realizzato da SMOE, in serata con l’incontro/genellaggio con gli altri festival culturali calabresi, proseguirà con musica tradizionale dalle diverse aree della regione dal Reventino alle Serre fino alla Sibaritide. Il secondo appuntamento a Soverato sul Corso Umberto I, per parlare di inclusione, accoglienza e diritti civili assieme a Nouhalia Hajji, giovane attivista di Chiaravalle. La terza giornata attraversando un pezzo del cammino Kalabria coast to coast con l’associazione Plastic free, partirà da San Vito per arrivare a Petrizzi, dove ad accogliere ci sarà la comunità con i suoi prodotti culinari e artigianali, in particolare quelli derivanti dalla lavorazione della ginestra, a seguire un incontro con Emilio Leo titolare dello storico Lanificio Leo e il prof. Francesco Cuteri, archeologo, collegando tra passato e presente la cultura legata all’artigianato tessile e ai filati come lino, seta e ginestra. Subito dopo lo spettacolo del cantastorie Valentino Santagati che presenta Intrecci sonori, un’indagine sul campo, una ricerca legata all’ambiente sonoro calabrese. La quarta giornata vedrà San Vito protagonista: si chiuderà con un reading musicale partecipato assieme a Domenico Dara e al suo ultimo libro, edito da Feltrinelli, Malinverno. Come ogni anno l’edizione lascia qualcosa di concreto al paese: verranno piantati 5 gelsi (nutrimento primario dei bachi da seta, e in passato molto più presenti) come gesto simbolico e segno di fiducia per il futuro con le radici ben salde al proprio territorio.