(D.C.) – “Radici nel vento”, libro dell’avvocato Pier Vincenzo Gigliotti, sarà presentato alla prossima edizione del Gutenberg. Il professionista, responsabile dell’area Progetti speciali dell’Us Catanzaro 1929, nel suo tour nelle scuole cittadine per conto della società giallorossa ha tratto ispirazione per questo racconto che ne mette in risalto la viscerale passione per le Aquile, nata fin da quando era bambino.
Un grande amore che lo accompagna mentre la vita va avanti e lui cresce e intreccia amicizie, anche con quei campioni per cui faceva il tifo sugli spalti. Su tutti O’rey, l’Imperatore della Ovest, il Baffo di Camerino alias Massimo Palanca. Un’icona della formazione catanzarese a cui, come in una storia omerica, nel giorno di San Valentino del 1988 toccò impersonare l’eroe tragico e subire quindi la più amara delle sorti: contribuire al mancato ritorno in A dell’allora Guerini-band (che pure la strameriterebbe), fallendo un rigore decisivo per la vittoria a tempo scaduto contro la Triestina calciato mentre in porta c’era un difensore.
Un grande amore che lo accompagna mentre la vita va avanti e lui cresce e intreccia amicizie, anche con quei campioni per cui faceva il tifo sugli spalti. Su tutti O’rey, l’Imperatore della Ovest, il Baffo di Camerino alias Massimo Palanca. Un’icona della formazione catanzarese a cui, come in una storia omerica, nel giorno di San Valentino del 1988 toccò impersonare l’eroe tragico e subire quindi la più amara delle sorti: contribuire al mancato ritorno in A dell’allora Guerini-band (che pure la strameriterebbe), fallendo un rigore decisivo per la vittoria a tempo scaduto contro la Triestina calciato mentre in porta c’era un difensore.
Si tratta di Maurizio Costantini (che curiosamente in futuro affronterà il Catanzaro da allenatore in altre sfide importanti per la promozione fra i Cadetti), costretto a sostituire il suo compagno di squadra Rino Gandini dopo l’espulsione dello stesso portiere il quale ad avviso dell’arbitro Giuseppe Bailo di Novi Ligure sputò la gomma da masticare in segno di protesta proprio addosso al direttore di gara piemontese.