Ragazzo ferito a colpi di machete a Cremona, si cercano due giovani

Ha riportato lesioni non gravi, in particolare alla testa, alle mani e alle braccia, usate per difendersi
machete

Aggredito a colpi di machete e manganello nei giardini pubblici di piazza Roma, nel centro di Cremona nei giorni scorsi, un 17enne è crollato a terra ferito dopo aver cercato scampo dai suoi aggressori, una coppia di giovani descritti come probabilmente indiani da un’amica che si trovava con lui. A dispetto della violenza dei colpi, ha riportato lesioni non gravi, in particolare alla testa, alle mani e alle braccia, usate per difendersi.

“Scappavo senza voltarmi indietro per paura che mi inseguissero e intanto sentivo le urla del mio amico – ha riferito una testimone alla Squadra mobile della polizia, che sta indagando -. Eravamo in quattro ai giardini, seduti su una panchina. io, due fratelli e un altro ragazzo. Stavamo chiacchierando quando uno dei fratelli, in piedi di fronte alla panchina, guardando oltre le nostre spalle ha cominciato a gesticolare e ad urlare. Mi sono girata e ho visto due persone venire verso di noi con in mano lunghi coltelli che sembravano sciabole”. Lei è scappata, l’amico è stato raggiunto e colpito dagli aggressori. “Sentivo le urla ma non avevo il coraggio di voltarmi indietro. Sono fuggita e mi sono fermata a chiamare aiuto”. Al ritorno ha trovato l’amico in un lago di sangue, con tagli al volto. Resta misterioso il movente dell’aggressione. Che però, almeno nella sua dinamica, tutto appare tranne che casuale. (ANSA)

“Scappavo senza voltarmi indietro per paura che mi inseguissero e intanto sentivo le urla del mio amico – ha riferito una testimone alla Squadra mobile della polizia, che sta indagando -. Eravamo in quattro ai giardini, seduti su una panchina. io, due fratelli e un altro ragazzo. Stavamo chiacchierando quando uno dei fratelli, in piedi di fronte alla panchina, guardando oltre le nostre spalle ha cominciato a gesticolare e ad urlare. Mi sono girata e ho visto due persone venire verso di noi con in mano lunghi coltelli che sembravano sciabole”. Lei è scappata, l’amico è stato raggiunto e colpito dagli aggressori. “Sentivo le urla ma non avevo il coraggio di voltarmi indietro. Sono fuggita e mi sono fermata a chiamare aiuto”. Al ritorno ha trovato l’amico in un lago di sangue, con tagli al volto. Resta misterioso il movente dell’aggressione. Che però, almeno nella sua dinamica, tutto appare tranne che casuale. (ANSA)

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Nel corso dell'incontro sarà presentato il dossier elaborato dai circoli locali di Legambiente basato sulla campagna di monitoraggio effettuata su alcune aste fluviali
Messa in sicurezza l’area, è stato chiuso al traffico il tratto interessato dal rogo per il tempo necessario alle operazioni di spegnimento
Il governatore: "La nostra terra ha vitigni eccellenti e tante piccole cantine"
Ordinato sacerdote nel 1936 fu membro per sedici anni della Compagnia di Gesù, insegnando filosofia e teologia
Sul posto il personale medico del 118 ed i carabinieri per i rilievi del caso, assieme a squadre dell'Anas
Le osservazioni in vista della conferenza di impatto ambientale
L'aspirante primo cittadino parla anche delle "condizioni disagevoli per l’erogazione delle prestazioni" e del "sovraccarico di lavoro"
Il più grande festival della regione, dall’anima itinerante e dal respiro internazionale, sarà inaugurato lunedì 15 aprile
Intanto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, è in contatto con i prefetti delle città italiane
L'uomo non ha saputo specificare la provenienza del denaro che per gli investigatori sarebbe frutto di illeciti
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved