Il vulcano più alto d’Europa si risveglia. Nuova giornata di intensa attività per l’Etna. Intorno alle 13.40 una nube eruttiva ha raggiunto un’altezza maggiore di 9 chilometri sul livello del mare e si è diretta verso nord-est. E’ stata segnalata inoltre la ricaduta di bombe (porzioni di roccia fusa con un diametro maggiore di 64 millimetri) di grandi dimensioni sul fianco meridionale del cratere Bocca Nuova. A partire dalle 14:30, rileva l’Osservatorio etneo dell’Ingv, la fontana di lava dal cratere di sud-est è cessata. Dall’analisi delle immagini satellitari si osserva che la nube vulcanica ha raggiunto la costa calabrese. Personale Ingv presente sul campo segnala abbondante ricaduta di cenere lapilli e cenere (spessore maggiore di un centimetro) in contrada Rocca Campana. Si hanno notizie di ricaduta di cenere vulcanica e lapilli a Rifugio Citelli e Presa e di cenere vulcanica a Taormina. Permane una debole attività stromboliana al cratere di sud-est. Inoltre rimane alimentata la colata lavica nel settore di sud-ovest. Per quanto riguarda l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo aver raggiunto il valore massimo alle 14:00, ha subito un decremento, ma si mantiene attualmente ancora su valori alti. La sorgente del tremore vulcanico rimane localizzata nell’area del cratere di sud-est a una elevazione di circa 2.900 metri.