La Polizia di Stato di Vibo Valentia e in particolare gli uomini della Squadra Mobile, con l’ausilio di personale dell’UPGSP, nella mattinata odierna hanno sottoposto a fermo tre pregiudicati vibonesi.
I tre sono gravemente indiziati del delitto di rapina e delle aggressioni, subite la notte del 21 luglio 2019 in Piazza Martiri d’Ungheria da parte di un intero nucleo familiare a causa delle quali le vittime erano state trasportate presso il locale pronto soccorso, e successivamente dimesse con una prognosi di 30 giorni il padre e di 15 giorni ciascuno, la madre e il figlio minorenne.
I tre sono gravemente indiziati del delitto di rapina e delle aggressioni, subite la notte del 21 luglio 2019 in Piazza Martiri d’Ungheria da parte di un intero nucleo familiare a causa delle quali le vittime erano state trasportate presso il locale pronto soccorso, e successivamente dimesse con una prognosi di 30 giorni il padre e di 15 giorni ciascuno, la madre e il figlio minorenne.
Le persone fermate sono Luigi Federici, 21 anni; Domenico Camillò, 20 anni, Giuseppe Suriano, pure di 20 anni, tutti di Vibo Valentia. I tre avrebbero prima aggredito dinanzi ad un bar, nei pressi della piazza ,un sedicenne rapinandolo del borsello e poi i genitori del malcapitato che sono stati massacrati di botte. La Squadra Mobile di Vibo, attraverso la visione delle immagini degli impianti di videosorveglianza presenti nella zona, è riuscita in breve tempo a risalire agli autori dell’aggressione e della rapina. Nel corso delle perquisizioni sono state trovate e sequestrate anche le scarpe ancora sporche di sangue ed i vestiti indossati la notte della rapina. In casa di Luigi Federici è stata trovata anche una pistola calibro 7,65 con sei colpi in canna e pertanto nei suoi confronti la Procura di Vibo contesta pure la detenzione illegale di arma clandestina con relative munizioni.
Redazione Calabria 7