Passano dal carcere agli arresti domiciliari Mohamed Bidar, Youssef El Kheiri, Abderrazak Tellay, di origini marocchine, imputati per rapina e violazione di domicilio ai danni di due prostitute. Lo ha deciso il gup del Tribunale di Lamezia Terme Rossella Prignani, accogliendo le istanze difensive dei legali Salvatore Staiano, Vincenzo Maiolo Staiano, Luca Scaramuzzino e Michele Cerminara. I fatti risalgono al 20 dicembre dell’anno scorso quando una Volante intervenne in una traversa nel centro lametino, dove due donne straniere, dedite all’attività di meretricio, erano state poco prima vittima di una rapina. Le indagini della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato hanno permesso di accertare che i tre uomini marocchini avevano richiesto, telefonicamente, una prestazione sessuale a pagamento da due donne ricevendo in cambio un rifiuto. In un momento successivo uno di loro avrebbe comunque consumato un rapporto sessuale pretendendo la restituzione dei 50 euro versati. L’uomo, allontanato con forza da entrambe le donne, sarebbe quindi andato via, raggiungendo i due amici che lo aspettavano fuori. A quel punto i tre, dopo aver sfondato la porta dell’appartamento, si sarebbero impossessati della somma di 600 euro e dei loro tre telefoni cellulari.