Una ragazzina di 13 anni si è salvata da un sequestro grazie a un messaggio, “aiutatemi”, scritto su un foglio e mostrato alle persone che si trovavano nel parcheggio dove era l’auto in cui era stata rinchiusa dal suo sequestratore. È successo nel sud della California all’inizio di luglio, ma la storia è emersa oggi, con l’incriminazione decisa dal grand giurì. Lo scrive Massimo Basile su Agi.it. Steven Robert Sablan, 61 anni, texano, è stato arrestato con l’accusa di sequestro di minorenne e violenza. L’uomo, armato di pistola, mentre stava camminando lungo un marciapiede di San Antonio, Texas, a un certo punto aveva costretto la vittima, una ragazzina scappata da casa, ad andare con lui in macchina.
Ragazzina violentata
Ragazzina violentata
Una volta dentro l’auto – scrive il giornalista di Agi.it – Sablan l’avrebbe ripetutamente violentata e poi portata in California. Il sequestro è durato tre giorni e sarebbe potuto andare avanti ancora per molto, se Sablan non avesse commesso un errore. Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia, l’uomo aveva fermato la macchina a Long Beach, California, per andare in una lavanderia a gettone e lavare i propri vestiti, lasciando la vittima chiusa in auto. Rimasta sola, la ragazzina ha preso un pennarello e un pezzo di carta e scritto “Help Me!”, e mostrato il messaggio alle persone che si trovavano nel parcheggio. Una di queste, con una prontezza risultata decisiva, ha chiamato subito la polizia. Gli agenti hanno liberato la vittima e arrestato Sablan, risultato un pregiudicato per furto. Nella macchina è stata rinvenuta una pistola non dichiarata. Se condannato per entrambi i reati, l’uomo rischia l’ergastolo.
