Rapito e pestato per una relazione clandestina, 3 arresti

La vittima sarebbe stata sequestrata, picchiata a sangue e abbandonata agonizzante in strada perché avrebbe avuto una relazione clandestina con la moglie di uno di loro
trebisacce

Con l’accusa di aver sequestrato, picchiato a sangue e abbandonato agonizzante in strada un 32enne per punirlo perché avrebbe avuto una relazione clandestina con la moglie di uno di loro, tre uomini originari dell’India, sono stati arrestati questa mattina dai carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo, in collaborazione con il Comando Provinciale di Brescia e di Verona.

A firmare l’ordinanza di custodia cautelare il gip di Milano Lidia Castellucci su richiesta del pm Antonio Cristillo, che ha coordinato le indagini condotte dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Treviglio, dopo il sequestro, l’aggressione e la rapina commessi la mattina del 25 novembre 2020, tra Cassina de’ Pecchi (Milano) e Isso (Bergamo).

A firmare l’ordinanza di custodia cautelare il gip di Milano Lidia Castellucci su richiesta del pm Antonio Cristillo, che ha coordinato le indagini condotte dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Treviglio, dopo il sequestro, l’aggressione e la rapina commessi la mattina del 25 novembre 2020, tra Cassina de’ Pecchi (Milano) e Isso (Bergamo).

Secondo le indagini, il 32enne residente nel Bresciano, anche lui di origine indiana, sarebbe stato seguito per conoscerne le abitudini. E mentre stava volantinando a Cassina, i tre lo avrebbero aggredito alle spalle, fatto salire su un furgone, legato, incappucciato derubato di due cellulari e picchiato fino a fargli perdere i sensi, mentre veniva minacciato. Ferito, sanguinante e ancora legato con delle fascette ai polsi è stato lasciato in una piazzola di sosta dove dei passanti hanno dato l’allarme.

Dopo l’esecuzione degli arresti, due dei quali avvenuti a Brescia ed uno a Monteforte D’Alpone, in provincia di Verona, i militari hanno tradotto portato due degli aggressori in carcere a San Vittore mentre il terzo si trova ai domiciliari. (Ansa)

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