Sulle risorse europee potrebbe allungarsi la mano della criminalità organizzata e quindi serve un team investigativo dedicato. A esplicitare questo rischio e questa necessità, Cgil Calabria.
“Alla luce dei 700 miliardi di investimenti, occorre ascoltare il grido d’allarme delle Procure antimafia italiane, per istituire una Superprocura antimafia europea”, dice il segretario generale regionale Angelo Sposato, intervenendo al Comitato direttivo nazionale del sindacato.
“Alla luce dei 700 miliardi di investimenti, occorre ascoltare il grido d’allarme delle Procure antimafia italiane, per istituire una Superprocura antimafia europea”, dice il segretario generale regionale Angelo Sposato, intervenendo al Comitato direttivo nazionale del sindacato.
“Sono necessari la proroga degli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti per tutto il 2020 – aggiunge Sposato – l’accordo sul Recovery Fund può essere una grande opportunità per il rilancio del Paese ma anche un pericolo.
O la classe dirigente saprà affrontare per bene la spesa di 200 miliardi di euro o il Paese rischia il default definitivo.
Per questa ragione occorre un Piano Marshall per lo sviluppo e il lavoro, capire a chi affidare la gestione dei fondi e il ruolo dello Stato deve essere da regolatore e da facilitatore nella gestione della spesa.
In questo contesto occorre definire una linea strategica di riforme e di politiche industriali nel Paese e nel Mezzogiorno capaci di allocare, convertire, rilocalizzare attraverso una agenzia nazionale, filiere produttive innovative e sostenibili con le partecipazioni pubbliche”.
“Occorre – spiega il segretario della Cgil calabrese – un confronto di merito con il Governo, che a tratti ha mostrato atteggiamenti altalenanti, sulle scelte da effettuare nel Paese con interventi che non siano parcellizzati e fotocopia.
Serve un cronoprogramma vero, concreto, da attuare subito, non c’è molto tempo. Il Mes è necessario perché subito spendibile per rimettere in piedi il sistema sanitario pubblico”.
Secondo Sposato, infine, “un tema che non è stato affrontato sul tavolo europeo è quello della legalità, della presenza delle mafie nel circuito internazionale.
La capacità di penetrazione delle mafie, della ‘ndrangheta nei meccanismi produttivi è un pericolo sottovalutato dalle cancellerie europee.
Per questa ragione, alla luce dei 700 miliardi di investimenti, occorre ascoltare il grido d’allarme delle Procure antimafia italiane, per istituire una Superprocura antimafia europea”.
Redazione Calabria 7