Reddito di cittadinanza anche a indagati di Rinascita Scott: in 14 vanno a processo (NOMI)

E' quanto deciso dal gup di Vibo. Gli imputati accusati a vario titolo di aver percepito il reddito di cittadinanza nonostante non ne avessero più diritto
Giudici minacciati a Vibo Valentia

In quattordici a processo. E’ quanto deciso dal gup di Vibo Valentia  Francesca Loffredo nei confronti degli imputati accusati a vario titolo di aver percepito il reddito di cittadinanza nonostante non ne avessero più diritto. Accolto in toto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura guidata da Camillo Falvo. Secondo l’accusa non avrebbero omesso informazioni fondamentali per continuare a percepire la misura di sostegno economico tra la fine del 2019 e il 2020, per un totale di 114.262,81 euro. Tra di loro c’è pure chi è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta il maxi blitz contro la ‘ndrangheta del Vibonese. La prima udienza del processo è fissata per il prossimo 1 dicembre dinnanzi al Tribunale collegiale di Vibo presieduto da Giorgia Maria Ricotti.

Chi va a processo

Chi va a processo

In particolare vanno a processo Cinzia Di Vito, 35 anni di Piscopio che avrebbe omesso di essere stata sottoposta a misura di custodia cautelare e il 4 marzo ha anche presentato istanza per ottenere il reddito di cittadinanza nonostante fosse ai domiciliari e a gennaio 2020 e poi da aprile ad ottobre avrebbe percepito indebitamente 7.053,23 euro; Antonino Lo Bianco, 62 anni di Vibo Valentia, il quale non avrebbe comunicato di essere stato arrestato continuando a percepire tra gennaio e settembre 2020 6.890,33 euro di reddito di cittadinanza; Francesca Burzì, 28 anni di Joppolo, non avrebbe comunicato l’arresto del coniuge, Valerio Navarra, percependo 7.923,14 euro tra gennaio e novembre 2020; Claudia Mazzitelli, 29 anni di San Leo (Briatico) non avrebbe comunicato l’arresto del coniuge Paolo Romano, percependo da dicembre 2019 ad agosto 2020 7.309,89 euro; Simona Casuscelli, 36 anni di Vibo Valentia, invece, secondo l’accusa non avrebbe comunicato l’arresto del coniuge, Bruno Barba, continuando a percepire il reddito di cittadinanza tra gennaio e novembre 2020 9.606,09 euro; Sergio Gentile, 43 anni di Vibo, non avrebbe comunicato l’avvenuto arresto, continuando a percepire tra gennaio e settembre 2020 e novembre 2020 8.359,42 euro; Anna Maria Paino, 60 anni di Cesano Maderno (Monza Brianza), non avrebbe comunicato l’arresto del coniuge avvenuto il 10 ottobre 2019, Domenico Franzone, percependo indebitamente 12.526,67 da novembre 2019 a novembre 2020; Giuseppina Greco, 32 anni di Cessaniti, non avrebbe comunicato l’arresto del coniuge Giuseppe La Piana, percependo 5.237,92 euro tra gennaio e ottobre 2020; non avrebbe comunicato di essere stato sottoposto agli arresti domiciliari, percependo 3.368,22 euro tra gennaio e ottobre 2020; Nicola D’Urzo, 60 anni di Sant’Onofrio, non avrebbe comunicato l’arresto del figlio Onofrio, circostanza che avrebbe comportato la riduzione del beneficio, percependo così 3.963,01 euro da gennaio a settembre e novembre 2020; Ilenia Pettè, 35 anni di Ionadi, non avrebbe invece comunicato l’arresto del coniuge Lucio Belvedere, percependo indebitamente 8.057,15 euro da gennaio a settembre 2020; Giuseppe Lo Bianco, 50 anni di Vibo, non avrebbe comunicato l’avvenuto arresto, percependo tra gennaio e agosto 2020 575,50 euro; Daniela Morgante, 41 anni di Vibo, invece, non avrebbe comunicato l’arresto del convivente, Loris Palmisano, e da gennaio a settembre 2020 e nei mesi di novembre e dicembre 2020 avrebbe percepito indebitamente 10.254,55 euro; Rosario Antonio Romano, 70 anni di Briatico, non avrebbe comunicato l’arresto del figlio, Francesco, avvenuto il 22 novembre 2019, con la conseguente riduzione del beneficio, percependo indebitamente a dicembre 2019, gennaio 2020 e da marzo a dicembre 2020 la somma totale di 7.729,16; Vincenzo Lacquaniti, 49 anni di San Gregorio d’Ippona, non ha comunicato che il figlio Saverio, sottrattosi alla cattura, era stato arrestato il 3 febbraio 2020 percependo così una somma indebita di 3.445,22 da gennaio a novembre 2020. Stralciate le posizioni di Gaetano Lo Schiavo, 34 anni di Pizzo e Antonino Barbieri, 63 anni di Pannaconi.

Collegio difensivo

A difendere dalle accuse i 16 imputati sono i seguenti avvocati: Santino Cortese, Diego Brancia, Giuseppe Bagnato, Salvatore Sorbilli, Ignazio Di Renzo, Daniela Garisto, Domenico Natale,  Walter Franzè, Guido Contestabile, Sandro Furfaro, Giuseppe Altieri, Gennaro Vincenzo, Claudio Rea e Giusué Monardo. (mi.fa.)

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Nel corso dell'incontro sarà presentato il dossier elaborato dai circoli locali di Legambiente basato sulla campagna di monitoraggio effettuata su alcune aste fluviali
Messa in sicurezza l’area, è stato chiuso al traffico il tratto interessato dal rogo per il tempo necessario alle operazioni di spegnimento
Il governatore: "La nostra terra ha vitigni eccellenti e tante piccole cantine"
Ordinato sacerdote nel 1936 fu membro per sedici anni della Compagnia di Gesù, insegnando filosofia e teologia
Sul posto il personale medico del 118 ed i carabinieri per i rilievi del caso, assieme a squadre dell'Anas
Le osservazioni in vista della conferenza di impatto ambientale
L'aspirante primo cittadino parla anche delle "condizioni disagevoli per l’erogazione delle prestazioni" e del "sovraccarico di lavoro"
Il più grande festival della regione, dall’anima itinerante e dal respiro internazionale, sarà inaugurato lunedì 15 aprile
Intanto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, è in contatto con i prefetti delle città italiane
L'uomo non ha saputo specificare la provenienza del denaro che per gli investigatori sarebbe frutto di illeciti
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved