Reddito di cittadinanza, per i cittadini catanzaresi “urge una nuova formula” (VIDEO)

Una passante: "L'assistenzialismo lascia il tempo che trova e porta più danni che il resto, anche alla persona stessa"

Il reddito di cittadinanza continua a far parlare di sè, soprattutto dopo l’insediamento del Governo Meloni che, con molta probabilità, apporterà delle modifiche alla misura. Non sono molto diversi i pareri dei cittadini catanzaresi, incalzati dalle nostre telecamere, in merito al sussidio economico istituito con il Decreto Legge n°4 del 28 gennaio 2019.

“Non lo darei – rivela un passante su Corso Mazzini – io farei lavorare questa gente. Perchè se tu concedi il reddito le persone non lavorano mai. E ci andiamo di sotto noi che abbiamo pagato le tasse. Lo darei solo a quelli veramente poveri. Ai giovani preferirei farli lavorare perchè abbiamo una città che ha bisogno di loro, specie sul settore del verde. Altrimenti – aggiunge l’uomo – quando si sistemano e si creano una pensione per il futuro? Io ho lavorato una vita e prendo 500 euro, ma una volta erano altri tempi: o questi o nulla. Per concludere – afferma – io darei il reddito di cittadinanza solo se lavori”.

“Non lo darei – rivela un passante su Corso Mazzini – io farei lavorare questa gente. Perchè se tu concedi il reddito le persone non lavorano mai. E ci andiamo di sotto noi che abbiamo pagato le tasse. Lo darei solo a quelli veramente poveri. Ai giovani preferirei farli lavorare perchè abbiamo una città che ha bisogno di loro, specie sul settore del verde. Altrimenti – aggiunge l’uomo – quando si sistemano e si creano una pensione per il futuro? Io ho lavorato una vita e prendo 500 euro, ma una volta erano altri tempi: o questi o nulla. Per concludere – afferma – io darei il reddito di cittadinanza solo se lavori”.

“Bene il principio, non la misura”

Sulla stessa lunghezza d’onda una giovane donna che dichiara di comprendere “il principio secondo cui è stato approvato nel senso di aiutare chi effettivamente è indigente e ha necessità di aiuti ma con l’impegno, però – dichiara -, di trovargli un posto di lavoro.

L’obiettivo – a dire della passante -dovrebbe rimanere sempre quello perchè l’assistenzialismo lascia il tempo che trova e porta più danni che il resto, anche alla persona stessa. Non credo infatti sia dignitoso avere una sorta di elemosina da parte del Governo senza alcun impegno quotidiano. Il lavoro – conclude – è fondamentale per dare dignità all’uomo”.

“Da abolire”

Su posizioni meno permissive l’ultimo intervistato. “Il reddito di cittadinanza – afferma – deve essere abolito perchè lo danno a tutti e non ai bisognosi. I nostri cari politici dovrebbero fare un nuova legge per mandare i giovani che lo percepiscono a lavorare, a mettersi a disposizione della collettività. Così com’è strutturato attualmente è sbagliato. Lo Stato dovrebbe aiutare i veri bisognosi, gli invalidi, chi ha 60 anni e ha perso il lavoro, chi è ammalato e non può lavorare. Senza generalizzare. Urge – secondo l’uomo – una nuova formula e non darlo a tutti”.

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