“In 5 anni da quando è entrato in vigore il decreto sul Rdc nel comune di Catanzaro non è stato avviato nessun Puc (progetti utili alla comunità) obbligatori per legge ad essere svolti dai percettori. Su circa 1000 percettori di Reddito nel comune di Catanzaro neanche uno è stato impiegato nei progetti, nessuno ha svolto le 18 ore obbligatorie per legge. E oggi con la fine del sussidio tutti si ergono a difensori del Rdc, ma a nessuno in questi anni e neanche nell’ultimo è venuto in mente di utilizzare i beneficiare del sussidio nei lavori socialmente utili o da inserire in progetti per la collettività”. Così, attraverso una nota, Danilo Romeo, responsabile provinciale dipartimento Lavoro Fratelli d’Italia. “Solo negli ultimi mesi – ha aggiunto Romeo – grazie all’entrata in vigore del nuovo Decreto Lavoro da parte del Governo, le politiche sociali del comune di Catanzaro hanno cominciato a pieno regime a chiamare i percettori per il patto di inclusione obbligatorio per continuare a percepire il Rdc”.
“Molti vogliono soffiare sul vento del disagio economico per proprio tornaconto”
“Molti vogliono soffiare sul vento del disagio economico per proprio tornaconto”
“Molti consiglieri di maggioranza del comune di Catanzaro – si legge ancora nella nota del responsabile provinciale dipartimento Lavoro di FdI – gridano al disastro sociale per la fine del Rdc e sostengono di non sapere quale sarà la fine dei tanti percettori. Partiamo con il dire che il Rdc è stato modificato o meglio si è diviso in due, da una parte continueranno a percepire il sussidio fino a Dicembre 2023 per poi trasformarsi a Gennaio 2024 in Assegno di Inclusione tutti i nuclei familiari che hanno figli minori a carico, invalidi civili e persone sopra i 60 anni di età.
Tutti gli altri percettori che non rientrano in queste categorie sopra elencate e che hanno un età compresa tra i 18 anni e i 59 anni dal 1 settembre 2023 potranno beneficiare del supporto alla formazione e lavoro per la durata di 12 mesi e per un importo di 350 euro al mese, chiariamo che l’importo sarà per ogni singola persona quindi se all’interno di una famiglia ci sono più persone occupabili il sussidio verrà erogato a più persone. Chiunque deciderà di percepire questo nuovo sussidio dovrà registrarsi obbligatoriamente su una nuova piattaforma ministeriale SIILS dove grazie alla collaborazione dei comuni, dell’anpal e delle agenzia del lavoro potranno partecipare a corsi di formazione e individuare nuove opportunità lavorative.
Capiamo benissimo – ha concluso Romeo – che molti vogliono soffiare sul vento del disagio economico dando notizie false solo per un proprio tornaconto, ma se veramente hanno a cuore le fasce più deboli della città dovrebbero cercare cosa che non hanno fatto in questi anni di inserirli nella società e non tenerli attaccati ad un sussidio che non li rende indipendenti ma anzi li rende facilmente ricattabile soprattutto ai fini elettorali. Infine consigliamo ai nostri amministratori di occuparsi principalmente dei problemi della città visto che ad oggi questo Cambiamento non è avvenuto”.