Reggina-Cosenza, dopo 18 anni il derby torna in Serie B

reggina Cosenza

di Antonio Battaglia – Voler descrivere un derby, si sa, è impresa ardua. Una cascata di emozioni che variano dalle ore che lo precedono ai minuti che lo vivono, trascinandosi fino ai giorni che si susseguono con critiche o elogi di contorno. A ben 18 anni di distanza va nuovamente in scena in Serie B il derby tra Reggina e Cosenza. Un incontro storicamente molto sentito da entrambe le tifoserie, che avrà un sapore speciale soprattutto per Mimmo Toscano, oggi sulla panchina amaranto ma con un passato ricco di emozioni in rossoblù. 

Il tecnico reggino, infatti, ha vestito la maglia dei Lupi per due stagioni da calciatore, mentre da allenatore ha vinto due campionati di Serie D e dell’ex C2. In quegli anni Roberto Occhiuzzi, attuale guida tecnica del Cosenza, era un suo calciatore. Spesso l’incrocio tra le due compagini ha regalato grandi emozioni soprattutto in mezzo agli spalti, che domani potranno essere animati solamente da mille tifosi in virtù delle ormai arcinote disposizioni anti-Covid. Sarà, dunque, soprattutto il rettangolo verde ad essere posto sotto i riflettori. 

Il tecnico reggino, infatti, ha vestito la maglia dei Lupi per due stagioni da calciatore, mentre da allenatore ha vinto due campionati di Serie D e dell’ex C2. In quegli anni Roberto Occhiuzzi, attuale guida tecnica del Cosenza, era un suo calciatore. Spesso l’incrocio tra le due compagini ha regalato grandi emozioni soprattutto in mezzo agli spalti, che domani potranno essere animati solamente da mille tifosi in virtù delle ormai arcinote disposizioni anti-Covid. Sarà, dunque, soprattutto il rettangolo verde ad essere posto sotto i riflettori. 

Amaranto assetati di riscatto

La squadra amaranto arriva a questa sfida conscia delle sue grandi potenzialità e altresì intenzionata a trovare continuità per stanziarsi ai vertici della classifica. Ci sarà, anzitutto, da riscattare l’amaro pari esterno contro la Virtus Entella. Anche a Chiavari si è vista una bella Reggina. Propositiva, caparbia, quadrata. In quell’occasione, però, la fortuna ha voltato le spalle agli amaranto, rei di non essere riusciti a concretizzare l’enorme mole di gioco costruita nel secondo tempo. 

Gli spigoli da limare sono ancora tanti: vedesi, ad esempio, qualche allegra marcatura in fase difensiva o, per l’appunto, mancanza di cinismo in fase offensiva. Nonostante ciò, la squadra amaranto continua a convincere: resistenza stoica, ripartenze veloci e coraggio vengono impreziositi dall’elevata qualità dei protagonisti. Tutto ciò equivale ad acquistare sempre più fiducia, convinzione ma soprattutto umiltà a non dare mai nulla per scontato.

Se è vero che una rondine non fa primavera, gli uomini di Toscano dovranno continuare a macinare chilometri per raccogliere frutti soddisfacenti. Il calendario delicato non ammette superficialità e abbagli: fino al 7 novembre, tra turno infrasettimanale e Coppa Italia, gli amaranto dovranno affrontare ben cinque gare. Un’altra, succulenta occasione per dare un sensibile sprint al proprio percorso di crescita.

Il Cosenza vuole continuare a sorprendere

Non ha ancora trovato l’assetto giusto, ma è decisamente sulla strada giusta il Cosenza di Occhiuzzi. La sfida contro il Cittadella ha dimostrato ulteriori passi in avanti, questa volta al cospetto di una squadra forte (capolista del campionato cadetto) capace di imporre il proprio gioco con autorevolezza e grinta. Dopo lo svantaggio, i Lupi hanno tirato fuori gli artigli mettendo a serio repentaglio le certezze della più quotata formazione di Venturato con ripartenze verticali e difesa stoica. 

E’ chiaro che la manovra fluida del Cosenza necessita di maggiore reattività in avanti al fine di sfruttare tutto il gioco sviluppato sui lati del campo: Petre è apparso spento e per nulla incisivo, mentre Gliozzi ha dimostrato piccoli miglioramenti ma rimane per il momento lontano dagli standard che impone la categoria. Il tempo a disposizione per l’ambientamento dei nuovi acquisti è stato pressoché esiguo, in virtù dell’ormai consolidata filosofia di mercato in casa silana, e il tour de force all’orizzonte fungerà da assist per oliare ulteriormente i meccanismi. Lo zero alla casella sconfitte, al momento, basta per guardare il futuro con moderato ottimismo.

Le probabili formazioni 

Classico 3-4-1-2 in casa amaranto. Tra i pali agirà ancora una volta Guarna. In difesa, uno tra Rossi e Gasparetto farà compagnia a Loiacono e Cionek. Mentre a centrocampo Rolando e Di Chiara assisteranno ai lati la coppia mediana Crisetig-Folorunsho. La trequarti è segnata da una sfida a due per una maglia: Bellomo o Mastour, ma il primo resta in vantaggio. Coppia confermata in avanti con Menez-Denis.

Tutti disponibili in casa Cosenza, a eccezione di Brayan Vera. Davanti a Falcone, verrà confermato il terzetto arretrato con Tiritiello, Idda e Legittimo. A centrocampo potrebbe assicurarsi una maglia da titolare Ba, mentre in avanti Baez agirà da trequartista dietro a Carretta e uno tra Borrelli e Gliozzi.

Serate del genere valgono il doppio, il triplo della posta in palio. Reggina-Cosenza sarà qualcosa in più di un semplice derby. Una sfida storicamente carica di entusiasmo e intrisa di bellezza, autentico spot per l’intera regione calabrese.

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